mercoledì 30 gennaio 2013

microcosmo

Le giornate di ozio mi spaventano perche non sono probabilmente abituato a stare con me stesso....... cosa posso fare? sto perdendo tempo? sto lasciando correre momenti che potrei aver utilizzato in maniera produttiva? ma cosa e veramente produttivo per noi stessi? pulire la casa, incontrarsi con gente, fare un giro in centro ,organizzarsi una giornata stressante? lavoro casa famiglia palestra e a letto?

Perche mi spaventa ascoltare semplicemente il flusso dei miei pensieri, lasciarmi trasportare dalla mia fantasia magari accompagnato da buona musica o un buon libro?

ovviamente la nostra cara societa ci educa o ci imprime un senso un continuo di piu'.... fare fare fare, produrre e dimosare al mondo che siamo utili, che partecipiamo all ingranaggio di un movimento fittizio, apparente..... quanti zombie ci sono oggigiorno? quanti esseri senz anima che trascinano le proprie vuotissime esistenze tappando buchi con carriere , macchine e vestiti?

e anch io, da buon morto vivevente, quando mi fermo, mi atterro ad osservare il paesaggio lunare che fa parte della mia esistenza....... per fortuna la terra per quanto incolta e un po inaridita e ancora fertile e anche se dura si puo lavorare.....

pero mi da fastidio questa sensazione di inadeguatezza, questo formicolio che mi pervade, come elettricita che tortura il mio sistema nervoso perche non ha via di uscita....

oggi ho deciso di lasciarmi ardere..... di forzare un apparente immobilita e vedere cosa succede...... prima noia, poi nervosismo, a seguire un pizzico di depressione, come se la mia felicita o serenita dipendessero dal movimento fisico o mentale....

e cosi autodistruttivo semplicemente stare ogni tanto? percepire il proprio corpo, il movimento interno del flusso sanguigno, dei neuroni che corrono sempre trasportando informazioni? quante volte focalizzo la mia attenzione al mio interiore? o sempre cerco di incontrare un riflesso esterno per sentirmi vivo?

rimarro due mesi in terra straniera..... un paese distante e soprattutto differente..... un viaggio dentro un altra cultura, prospettiva...... un altro approccio alla vita in generale .....e l unica maniera per viverlo davvero e' lasciare nella mia terra il mio..... modus operandi.... mi ritrovo senza le risorse e gli strumenti, a volte imprigionanti, che uso per svincolarmi dalle mie mancanze...... e quale miglre occasione per stare, per essere , per togiere alcune maschere ed imparare?

si suole rifiutare cio che non si conosce, questo lo sappiamo tutti.... allontano cio che non condivido o non comprendo con rabbia e disgusto pero perche in realta? non e forse una sfida tollerare il non condiviso? rispettare, nei limiti della propria morale, il non vissuto e approvato? la maggior parte della gente mi annoia.... ma non sarebbe forse un evoluzione, un andare avanti, un procedere verso la propria autorealizzazione superare questa barriera? non dico gioire di tutto il mondo ma per lo meno conoscersi di piu atteaverso soprattutto quelle persone che apparentemente non hanno nulla a che fare con noi, a maggior ragione quando il destino o il nostro io superiore ce li butta sul nostro cammino
e importante a volte solo stare, osservare, lasciare che gli altri dirigano il gioco per un po e ricevere...e oggi lo intentero. non voglio dimostrare nulla a nessuno , raccontare chi penso di essere o come vorrei che mi vedessero... non voglio essere polemico, fare paragoni taciti o meno, non voglio sentirmi migliore o peggiore..... voglio solo essere, per una volta uno in mezzo ad altri con lo stesso diritto di esprimersi e vivere il mondo per quanto con linguaggi ed espressioni lontani dal mio limitato sguardo.....

voglio davvero guardarmi intorno senza censura alcuna e assaporare gusti esotici.... senza giudicare semplicemnte riconoscendo che c'e' anche dell altro.....altre sfumature delle quali attingere per colorare uncielo sempre nuovo....





domenica 27 gennaio 2013

Impronte

Un altro giorno passato .... un altra sfida della vita superata... non so se vinta o persa ma affrontanta come mi fu possibile e superata..... Il dolore del corpo non fa altro che ricordare un altro tipo di malessere piú intimo e interiore

La pelle è il primo contatto materiale con il mondo e attraverso essa il nostro complesso universo interno manifesta uno stato di desiquilibrio....I muscoli, le ossa  ed il sistema nervoso funzionano bene o male in base ad un flusso armonico che è difficile da mantenere stabile....
E a volte la unica cosa che posso fare è osservare il mio malessere ... A volte non posso reagire, rimango bloccato e pietrificato davanti alle cose ed alle situazioni che non capisco e non conosco....

Il mondo scorre come un film e io non posso fare altro che essere spettatore passivo..... Dentro di me un attivitá sismica smuove le placche delle mie emozioni ma per quanto spinga non riesco a permettere una sana eruzione.....

Ma poi piano piano ecco apparire la soluzione.... lentamente le parole affluiscono accompagnando il dolore al di fuori... E come una valanga mi svuoto del veleno che la compressione produce sfogandomi con le poche anime che hanno la trascendentale capacità di ascoltare, convogliare e lasciare fluttuare lontano i miei tormenti.....

A volte perdo il senso dell orientamiento... la mia capacitá critica maturata nel mio essere adulto si mette in stand by ed emerge un bambino che ancora non sa comunicare con il mondo e gestire le informazioni....
Mi sento muto e sordo, lo sguardo nitido si trasforma in ombre confuse ed i contorni perdono definizione....
Come se mi trasportassi in una realtà parallela.... tutto è apparentemente uguale peró ci sono delle piccole differenze sostanziali che mi sconvolgono.....
Forse tutti abbiamo un dark side of the moon dove ogni tanto viaggiamo anche se non lo vogliamo...

E come se mi lanciassero una corda che scende dall oscuro cielo della mia prigione arriva una voce amica, conosciuta, che trattiene una parte fondamentale della mia realtà .... e cosí mi aggrappo, prima con difficoltá ma poi sempre piú facilmente riesco a raggiungere l altro lato e ritornare nel Mondo....

Ecco un altro aspetto fondamentale dell amicizia... la capacitá di ricordarti chi sei anche quando intorno a te non c é nessuno che lo possa riflettere..... A volte i paesaggi nuovi, sconosciuti, sono tanto interessanti quanto pericolosi .... A meno che, con decisione, non si riconosca ad ogni passo la propria impronta.... 

sabato 26 gennaio 2013

A moment to myself....

Un momento di solidutide é dovuto in questo twister di facce, espressioni, comportamenti e momenti differenti e nuovi....

 Un momento per ascoltarsi, per riappropriarsi di un identitá che, per quanto sempre in sviluppo, ha bisogno di parlarsi sottovoce e acarrezzarsi egoisticamente....

Un momento per sorridersi dentro, silenziando i rumori esteriori e alzando al massimo il ¨bit¨ interno....Mettersi un paio di cuffie ed alzare i bassi del cuore, battere il tempo in levare del groove che segue il flusso sanguigno.....

Un momento per rielaborare  la continua condivisione con altre persone che a volte mi fa perdere il  ritmo .... Il mio personalissimo RandB si confonde e si scontra con il sound  latino di questo posto tanto distante quanto intrigante.... 

Approfitto di un momento per schioccare le dita, chiudere gli occhi e lasciarmi andare sull onda della mia musica....

Mi rifletto per la prima volta, attraverso gli occhi di persone che continuo a conoscere ma non riesco ancora a comprendere completamente,  scoprendo aspetti di me che ancora non conosco e non so gestire... Ma questo alla fine è il bello... aver sempre un posto nuovo da esplorare, una montagna da scalare ed un armonia da plasmare e rimodellare in continuazione.... Niente è mai statico, stagnante .... Bisogna sempre coltivare con amore il proprio giardino, in base al cambio delle stagioni e del clima.....

Un momento per focalizzare l attenzione sulle varie intonazioni del mio essere, affinando l intonazione e prestando attenzione ai salti di ottava, sentendomi allo stesso tempo straniero  e semrpre a casa.....


Un momento per riaprire le porte dei miei sensi che a volte si chiudono ermetici  per proteggermi da invasioni barbariche... E se non posso  farlo ancora, per lo meno posso aprire una finestra per  guardare fuori ......
 Le differenze accentuano i miei limiti, la mia ignoranza che si maschera con sarcarsmo e a volte con rifiuto mi suggerisce di rimanere al caldo del mio camino, la sicurezza delle mie valli circondate da altissime montagne..... Ma se cerco nel fondo l´amore per una vita che si intenda come scambio, conoscienza e progresso, non posso che sorridere delle mie deficenze ed accettarle ...... Lasciarsi attraversare da correnti sconosciute e vedere che succede ...


Un momento che  serve anche per curare le ferite e gli acciacchi causati da involontarie cause esterne, per depurare filtri sensoriali che a volte non permettono una visione piú ampia e completa....




Un momento per chiamare il mio nome ad alta voce, cantare di nuovo la mia storia e innaffiare le mie radici per continuare a germogliare anche se il sole che mi da energia é un sole sconosciuto ...... 

venerdì 25 gennaio 2013

un granello di sabbia

Passeggiare per una spiaggia che sembra infinita.... la sabbia fina che scivola trasportata dal vento... Alte dune che si perdono di fronte all oceano.... un movimento continuo, una presenza imponente e inquietante... Poderosa forza della natura grida alla vita che si muove dentro di me... E come per un fenomeno di osmosi, c´é uno scambio quasi violento tra il dentro e il fuori, il macro ed il micro.....
Cammino e cerco di calibrare il mio respiro con il flusso delle onde....
Le nuvole che corrono veloci alternano la presenza del sole nascente che gia´promette regalare un intenso calore.....
La solitudine si contrappone alla sensazione di essere un granello di sabbia in piú in questo universo tanto sconosciuto quanto familiare......
E mi viene voglia di cantare... di connettere la mia energia con l oceano ed il cielo... Ed un uccellino incomincia a seguirmi accompagnando la mia voce con la sua.....
La semplicitá diventa un complesso sistema di ingranaggi sensoriali e percettivi ... E l´aria esce poderosa dal mio stomaco per unirsi alla brezza che accompagna le onde nel suo moto continuo, apparentemente sempre uguale ma in realtá in divenire.....
L´essenza dell uomo si puo´scorgere in questi paesaggi dell anima .....
E con un senso di pienezza sorrido per una nuova occasione regalata per vivermi un pó di piú......