Ansia di ordine... che tutto sia al suo posto in tempi brevi con un residuo di angoscia latente perchè non si sa per quanto la nuova destinazione rimanga campo base.
E' un pò la storia della mia vita.... Avanti e indietro, sopra e sotto, carica la macchina, schizza e ... sentiti a casa....
Un'esigenza, quella dell intimità fisica, che un individuo sviluppa mano a mano che separa il suo io da quello della famiglia prima e delle amicizie poi.
E credo sia qualcosa di storicamente legato all evoluzione umana... dalla comunità all individualismo per arrivare a chiuderci in scatole microscopiche più o meno comode e accoglienti pur di mantenere netti confini tra ME e TE.
Concettualmente non approvo. Si potrebbero riorganizzare questi spazi urbani ( per lo più atrocemente tristi) per rendere più piacevole una convivenza con altre persone, ma mi rendo conto che, al giorno d'oggi, io in primis, non ci starei mai dentro!
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Speriamo solo di non finire come i giapponesi cinesi?) che hanno delle cuccette tipo bara con televisione nelle stazioni per non perdere tempo la mattina per andare al lavoro.
Mi rendo conto, un pò per cultura, un pò per abitudine che ho bisogno, soprattutto nella sfera della relazione amorosa,di uno spazio che sia nostro rifugio ( e solo nostro) e mio nido nel quale ripararmi dalle intemperie.
Ordine fisico, materiale, che può aiutare anche un ordine mentale e sensoriale. Insomma mi viene più facile progettare la mia vita se ho i miei libri nella libreria e i vestiti nell armadio. Poi se si aggiunge che posso girovagare nudo per spazi che, anche se solo relativamente, possa definire MIEI, meglio ancora.
Ovviamente anche l'intimità di una coppia si giova moltissimo dell'indipendenza logistica.
Non ha prezzo poter strillare o farsi coccole a qualsiasi ora del giorno e della notte in una qualsiasi stanza della casa! Ed è anche un pò svuotare borse di compromessi che si riempiono a dismisura durante, chiamiamole per così dire, convivenze forzate.
La prima cosa che ho fatto quando mi hanno confermato la disponibilità dell'appartamento è stato un sospiro di sollievo. Ho proprio buttato fuori aria dal corpo, metafora eloquente di una sensazione di leggerezza, di scarico peso, che acquista un'accezione anche fisica oltre che mentale o morale.Ahhhhh, butta fuori tutto quello che mi sono tenuto dentro... Le cose che avrei voluto fare e non ho potuto, quello che avrei voluto dire e a volte gridare e mi sono tenuto dentro mordendomi la lingua!
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parte dal materiale per raggiungere altre sfere dell 'essere. Ricordo, nelle mie varie locations, che quando passavo per un periodo X, insomma un momento sul quale porre attenzione, cambiassi ogni volta la disposizione dei mobili. Un cambio di prospettiva, una visione nuova, che spesso mi aiutava anche nell osservazione e metabolizzazione di altri eventi.
La decorazione è un altra parte che mi diverte e tuffarsi nell infinità di inutilità casalinghe, è ancora più divertente se fatto in due. Cercare di trasmettere la propria impronta ad una nuova casa è sempre qualcosa di stressante da un lato, ma completamente piacevole e intrigante dall altro.Per cui mi butto in questa nuova avventura, e tra tende, lenzuola, mensole e padelle io el mio fidanzato, passeremo sicuramente momenti simpatici ed intimi. Magari nudi!
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