venerdì 28 giugno 2013

MIDDLEAGE

Mi sono reso conto ieri, durante una gitarella tra le verdi zone montagnose limitrofe la cittadina in cui vivo, che adoro esplorare.

Camminare, addentrarsi, scoprire, e raggiungere alture, contemplare dipinti, perdersi in viste mozzafiato e in sogni di storie e leggende.
Si perché l’esplorazione storica mi affascina moltissimo. Giusto ieri, con il pretesto di una coppia di amici che erano qui per il week end, siamo andati a visitare la Rocca Borromeo o meglio conosciuta come Rocca d’Angera. Un castellino, un palazzetto o una rocca per l’appunto che non ha nulla di particolarmente sfarzoso o possente come molti castelli ed affini dell’ epoca medioevale ma mi è sembrato un posto lontano e magico.

Solo varcando la soglia dell ‘etrata, sfiorando con la mano quelle pietre che più o meno sono le stesse del XIII secolo nel quale sono state costruite, mi ha dato una vibrazione fantastica.
Sarà la mia scimmia con il romanzo storico, le serie televisive storiche, i film storici, ma, percorrendo corridoi e salendo scale, la mia immaginazione ha incominciato a viaggiare a velocità ultrasonica facendo sfrecciare davanti ai miei occhi servi affannati che cavalcavano a più non posso per l’acciotolato sperando di non essere presi di mira da nessun brigante lungo il cammino attraverso il quale dovevano consegnare un messaggio ad un altro signore. Donzelle passeggiando svogliate nel piccolo giardino con abiti dalle complesse costure e lo sguardo perso al lago come metafora di libertà o lo svolgersi di festini opulenti e selvaggi in quelle sale enormi, nelle quali si respira la storia del tavolone di legno, delle scomode ma possenti poltrone che mi parlano di altrettanti scomodi e possenti signori, i balli, i vestiti, i dipinti illuminati da migliaia di candele…. 
E si Adoro l’olio su tela, il fondo scuro, la precisione con cui si piega un velluto sul corpo di una signora o lo sguardo impaurito di un colpevole nel momento della sentenza.
E poi le torri, le scale che scricchiolano come le mie gambe più mi spingo in alto, fino ad arrivare a piccole stanze circolari dove rivedo ragazzine rinchiuse che guardano dalla finestra il regno di un padre che non le lascerà mai la libertà di sposare il figlio dello stalliere….
Che bello!!!! Per poi non parlare di percorsi alternativi a quelli ampiamente illuminati e saggiamente indicati come quasi a GRIDARE “EHI EHI , DI QUI , DI QUA … NO NON DI LA DOVE C’è QUELLA SCALINATA OSCURA CHE SI CONTORCE VERSO MISTERIOSE CRIPTE E PASSAGGI……. Peccato che la maggior parte delle volte tutte queste esplorazioni alternative siano efficacemente chiuse da grandi cancelli o da porte sprangate, se non da recente ed orribile colata di cemento.
Si, ho un’attrazione fortissima verso il medioevo, quello oscuro, quello dove si poteva sgozzare qualcuno perché ti aveva risposto male, dove si bruciavano le streghe solo perché magari sapevano preparare un’infusione che calmava la tosse. Non che sia sadico o truce ma mi attira quel periodo dove c’era tanta libertà che si invadeva senza problemi quella dell’altro. Era un epoca selvaggia, ma forse meno indirizzata e costretta. Comunque non voglio dare un giudizio e non voglio fare comparazioni, sta di fatto che ne sono profondamente attratto.
Forse in una vita precedente ero un fuorilegge, o un signorotto obeso sadico e annoiato, o un vescovo senza scrupoli per raggiungere potere politico, o una dolce fanciulla  che sognava avventure ed un cavaliere senza macchia e paura……. 
Ma le guglie, le torri, le scalinate, le scale a chiocciola intagliate nella pietra che sembra si rigirino su se stesse mi fanno viaggiare  un sacco , mi spingono con decisione in un passato che chissà è solo nella mia immaginazione o nell’eco dei miei vissuti precedenti.

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