martedì 18 aprile 2017

IL LABIRINTO DELL'INCAPACE

Me l’avevano predetto… quest’anno sarebbe stato strong… E al momento lo è tantissimo. Le difficoltà sono arrivate con il cambio di stagione, la primavera  ha richiesto un pegno: tutta la mia energia e la mia (poca) positività.

Ed ora mi trovo in seria crisi sia lavorativa che famigliare… Ho anche vissuto un momento intenso e triste con il mio compagno, ma grazie al cielo è servito solo a farmi rendere conto di quanto lo ami e voglia stare con lui. Gianni rimane un faro lontano per una nave in tempesta. Grazie mi amor.
La mia tranquillità d’animo è scomparsa completamente lasciando emergere spavaldi  Dubbio ed Pessimismo;  ma quello che più mi fa tremare le gambe e brillare gli occhi è il Vuoto. In questi giorni mi sento  svuotato e sembra che non abbia neanche voglia o forza di riempire di nuovo il buco. Forse ciò è quello che chiamano depressione. Il termine rende. De-pressione :  non sentire più quella pressione che delimita il tuo corpo, che ti centra, che ti dice che ci sei e dove sei.  Ho la sensazione di perdere fisicità, materia. Da compatto e solido ad un liquido informe . E, a proposito del liquido, in questi giorni ho la lacrima facile, salto da un dubbio ad un altro, la mia insicurezza è da quotare in borsa e non ho voglia di vedere nessuno. Olè, chiamatemi Dr. Allegria.

So che è un momento (spero), ho attraversato, come tutti, periodi difficili e ne sono uscito, ogni “morte” è strettamente correlata ad una “rinascita” ma mentre muori non pensi a che bella sarà la nuova vita!

Sento la necessità di un cambio, di un giro di vite di un’evoluzione personale. Non una fuga ad un altro paese, non un nuovo lavoro uguale al precedente.  Mi piacerebbe proprio una svolta, un nuovo inizio con un diverso sentire e una diversa prospettiva.  Sogno tanto una comunità autosufficiente dove quello che fai ti serve per vivere e nella semplicità scoprire la ricchezza della condivisione e di una vita in armonia con la natura.

Che poi magari pre-sento solo l’incombente conflitto nucleare che quei pazzi  imbecilli stanno organizzando o semplicemente la maturità mi rende meno flessibile e meno propenso al compromesso.  Ma ho paura di spezzarmi.
Giornate intense, di attesa, di disperazione a tratti e tanto tanto smarrimento.


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