venerdì 7 dicembre 2012

DEAD MAN WALKING....

Aspettare, aspettare, aspettare ...
 L' attesa mi fa sentire incomodo, soprattutto se imposta dall esterno ... Ho imparato a gestire ( più o meno) le piccole attese quotidiane come il pullman, la tizia che mi accompagna a casa dal lavoro, amici a cena grazie ai libri e alla musica... Si, quando aspetto un po`, leggo o canto....

Ma in questo momento sono immerso, anzi sommerso, in un'attesa gelatinosa, densa e appiccicosa.... Un'attesa nella quale non posso muovermi, non posso agire, reagire, lottare o correre ... Solo aspettare... E mi sento impazzire... Il tempo si dilata come una pupilla sotto l'effetto di droghe, mi sento senza via d'uscita.. un po`paranoico e claustrofobico....Vivo momenti, istanti che si ingigantiscono all improvviso e mi soffocano ...

E tutto diventa insopportabile... Il lavoro in primis.. Non ho niente da fare per 8 ore... E`una tortura medievale...Oltretutto quando esco non posso organizzare praticamente nulla, perchè dobbiamo risparmiare per il viaggio e cene e cinema e distrazioni commerciali sono proibite ....... E tutto perde un pò di significato, come se d'improvviso mi trovassi in un pianeta alieno dove la gente ( a volte la vedo anche deforme tipo Paura e Delirio a Las Vegas) viva con altri usi e costumi. Ciò che a me sembra irrilevante e inutile è per gli altri fonte primaria di interesse e gioia...

Vorrei prepararmi mentalmente e fisicamente a ciò che mi aspetta... Incominciare il viaggio nelle migliori condizioni che mi possa permettere, pero`sto budiniello nel quale sono inmischiato non me lo permette...
Mi sforzo a fare esercizio fisico e a malapena mi obbligo a non mangiare qualsiasi schifezza... Il mio corpo mi chiede eccesso, calma, divano ....... Mentre che io vorrei scalare montagne e mangiare macrobiotico...

Sempre in lotta ed in contrasto ma l'attesa mi toglie la voglia di fare e soprattutto il buon fucking umore.... Solo il mio ragazzo, riesce ogni tanto a contagiarmi con la sua illusione, la sua gioia per un futuro vicino, migliore o per lo meno differente.... Il "manca poco" che sento ripetere in continuazione dentro ed intorno a me si trasforma in un rito diabolico per legare le mie estremita con catene incandescenti.....

E quando mi ritrovo buttato sul divano guardando una serie che improvvisamente non ha senso (semplicemente perchè si tratta di una vita inventata di qualcun altro che non ha niente a che fare con me), mi rendo conto che qualcosa si è rotto, che è svanito un sortilegio...

Cavi conduttori di una morfina che mi permetteva accettare di buon grado l illusione della societa`... Un lavoro poco stimolante  ed inutile, un vendere il tuo tempo per denaro  ed una vita passiva guardando gente che fa cose interessanti  reali o fantasiose che siano.... Ed ora tutto è inutilmente dannoso.... Ossia  inutile perche`sto perdendo tempo prezioso e dannoso perchè vorrei fare uscire energia e la sto comprimendo dentro come una pentola a pressione che senza valvola di sfogo è destinata a trasformarsi in una bomba.....

E mi spaventa sentire questo disagio, questa improvvisa ma non sconosciuta non-appartenenza.... Cosa ho fatto fino adesso??? E cosa faro` nel prossimo futuro???? Ricadro`nel gioco riconnettando con nastro isolante la flebo di morfina ?? Mi alzero`davvero dalla cabina del coma autoindotto e cerchero`di camminare sulle mie gambe atrofizzade dal poco uso??? Non lo so.... E alla fine, dopo avermi ammazzato di seghe mentali, mi dico che questo momento è il momento... Forse è meglio del viaggio in se ... perchè è questo il viaggio.... un viaggio nel mio interiore, un viaggio intimissimo e personale, un viaggio doloroso ma necessario per lasciar fuoriuscire un Ivano più cosciente e vivo .....


Un letargo, un cambio di pelle.... Chissa`se il baco soffre mentre si trasforma in farfalla? O la sofferenza leopardiana, il supplizio sono proprie di un umanità cosi`lontana dalle sue radici con la Madreterra che vive qualsiasi trasformazione come un lutto??? Non lo so e non so che fare... Se fare qualcosa o lasciare e godere
con apparente sadismo questo mal momento di attesa... Rimanere seduto ed ascoltare il mio male... Lasciare che la pelle mi racconti il suo malessere.... che la mia pancia ruggisca in incendi diaframmali, che la stanchezza avvolga la mia mente e la intorpidisca per dare un breack a stanchi neuroni che viaggiano impazziti in cerca di soluzioni e alternative..... Let it be? Le it go?

Oppure no, obbligarsi a reagire.. Tendere i muscoli facciali in un sorriso falso che prima o poi , dopo ore di crampi, si trasformera`in un sorriso spontaneo.... Cercare scavando con le unghie nel terreno arido del mio lavoro e apprezzare qualsiasi radice incontri fingendo che la mia soddisfazione compenetri la soddisfazione dell azienda? Vivere con la speranza.... sapendo che è solo un momento... Vivere proiettato completamente nel futuro non considerando il presente pur essendo io un animale che vive solo il momento......
Fare come i martiri della nostra storia che sopportavano i dolori della carne sicuri della salvezza dell anima in un futuro con il loro Dio?  Accettare senza resistenza.... Aspettare, aspettare , aspettare........

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