Giorni impegnativi, settimane lunghe e sofferenti, mesi
intensi.. Il 2016 mi mette alla prova costantemente e su diversi fronti. Primo
fra tutti il mio buon umore è continuamente bersagliato da momenti di ira e
frustrazione importanti . Sono sempre incazzato nero. O depresso. Ma più
incazzato nero.
Principale causa apparente del mio malessere ( innato
ovviamente ed intrinsicamente legato al mio divenire), le mie tasche che sono
perennemente vuote e nonostante ciò continuano ad arrivare carte e messaggi e
richieste di denaro. Ma se non ne ho?
Tra prestiti e restituzioni, tra imprevisti e liste della
spesa sempre più striminzite, ci barcameniamo, io ed il mio Giannino, in questi
primi mesi del 2016, sbandati e disorientati. Il denaro, oltre a dare sicurezza
materiale, a me da anche una rotta, per fissare mete e traguardi, per dare
piccole soddisfazioni e per sopportare un sistema economico e lavorativo, di fondo senza senza e rispetto
per l’uomo. Che valore ha il mio lavoro se il sabato non posso sfondarmi di
sushi ad esempio? Come sopporto le otto ore quotidiane con sconosciuti quando
va bene, gente ignorante la maggior pare delle volte, se non posso comprarmi un
gioco di società su Amazon? Il problema di fondo si deve al fatto che io non ho
mai rispettato il denaro. E quindi lui non ha mai rispettato me. Questa è la
vera verità. Come mi suggerisce un amico bisogna fare una fonda… non creare un
patrimonio (rimango sempre dell’ opinione che i soldi vadano spesi subito) ma
ci deve essere un momento nella vita lavorativa di un uomo (che solitamente coincide
con l’inizio di una carriera o di una vita in condivisione con il proprio
partner) in cui si stringe la cinghia pur non essendo costretti a farlo. In
questo modo, oltre ad educarsi a spendere il giusto, si crea per l’appunto
questa fonda che permette sia di far fronte ad eventuali incidenti con
ribaltamento di macchina apparentemente causati da un dio burlone e di avere quello
spazio di gioco per il quale, anche nel momento si voglia sforare il budget, si
possa comunque stare tranquilli. Io ho sempre e comunque speso tutto, molto
spesso prima di avere fisicamente la pecunia. Più ho e più spendo e quando ci
sono gli imprevisti, o li ignoro o come adesso, piango pesanti lacrime
cristalline mentre impreco con veemenza……
Credo siano 3 settimane che non mi sveglio sorridente, che
non ho voglia di fare nulla o non posso,
di scrivere sul maledetto blog…. Niente, il vortice discendente dell’assenza di
denaro da una parte e della continua richiesta di pagamenti dall’altra, mi tira
giù su un fondo melmoso, spesso e scuro come i miei pensieri. Per esempio…
Abbiamo fatto i numeri circensi russi per cercare di far quadrare i conti….
Soldi da restituire, i conti per la spesa settimanale, benzina, sigarette,
ovviamente nessuna uscita programmata … niente cinema, niente cenella, niente
pizzata in casa con amici… NIENTE. Però alla fine di estenuanti calcoli e
ricalcoli, con i copri- manica da contabile anni 50, sudati come se avessimo
fatto un allenamento con Rocky Balboa, nella stanza piena di mozziconi e
lattine di red bull vuote eravamo soddisfatti … Dai, stringi stringi arriviamo
a sto michia di fine mese…. E poi ti ricordi della scadenza del finanziamento
che NON avevi considerato, che e DEVI
fare l’assicurazione della macchina nuova (comprata per necessità e non per
desiderio) in arrivo se no la macchina nuova NON LA RITIRI …ARRRRGGGGG come
diceva il capitano Akab.
E così le giornate sono piene di pensieri, di timori di
insoddisfazione. Nella pausa pranzo vado in palestra, unica oasi free- debito perché ho avuto la brillante
idea di pagare un abbonamento annuale…. L’unico momento della giornata dove
entro in un’edificio a testa alta, perché si signori, lì non devo niente a
nessuno… anzi ho pagato in anticipo! Orgoglioso e sereno perché sto per sfogare
tutte le miei frustrazioni con pesi e macchinari, passo la mia tessera e….
INGRESSO BLOCCATO!! NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Mi giro verso la receptionist con uno sguardo omicida..
Sento i capillari deglii occhi esplodere e la temperatura corporea si impenna
come l’economia di Car Carlo Pravettoni… non ho bisogno di parole perché la
povera ragazza mi dice: è scaduta l’iscrizione annuale… sono 30 euro. Dopo un
secondo per la ragazza ma ore nella mia testa programmando atti vandalici ed
omicidi per cercare di evitare di pagare quei dannati 30 euro che non sono
molto ma ADESSO si sono tutto perché mandano a puttane le ore di calcolo
certosino, le pago subito la cifra, perchè voglio che almeno lì, quella
maledetta tessera, una volta passata permetta a quella calda, accogliente
lucina verde di accendersi e di sbloccare il passaggio. Per un pelo, ho evitato
che quelle due ore di sudore e intimità rimangano libere da ansia economica.
Fino a qualche giorno dopo. Ripasso la tessere e BIP BIP BIP !! Visita medica
annuale scaduta!!!! Cosa ? COSA?????
COOOOOOOOOOOOOOOSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA??????
Si, mi dice la gentilissima bastarda, devi rifare la visita
medica Ivano…. Solo per te, solo per oggi, a soli 40 euro con in omaggio un
fantastico elettrocardiogramma!!! E qui mi immagino il jingle di OK il prezzo è
giusto, la Iva che chiama la valletta brasiliana che mostra il fantastico
apparecchio per rivelare quanto ti manca per un infarto!!!! ED io mi sento
mooooolto vicino al fatidico arresto cardiaco…. TAIRA TAIRA TATATARATA!!! Gioca
con noi quel coglione di Ivanoooooooooooo
E si, alla fine mi sento un pirla….. Mi sento sconfitto,
l’economia disumana, ingiusta della nostra società nella quale sono sempre
riuscito a districarmi in qualche modo mi ha vinto… Lavoro per non avere soldi
ma solo debiti! Ben venuto nel circolo fratello dove te lo spingiamo in c…..
solo A SECCO!!!!!
So che è un periodo, so che questi continui ostacoli,
proprio perché così evidenti e ripetuti, siano un’ occasione per imparare ad
avere un rapporto più coscienzioso con il denaro. Rimango fiducioso che tutto
ciò mi serva per migliorare, ma ciò non toglie il fatto che viva questo momento
, si con attenzione ma PRESO MALISSIMO. E questo, cari signori, mi riesce
benissimo. So che sarebbe un buon momento anche per esercitare il positivismo,
ma come si dice, non si può chiedere all’acqua di ubriacare…… Mi osservo, e per
il momento va bene così……
Anche perché sto dicendo no ad aperitivi, a cene, ad
uscite insomma a tutto il sociale che mi
si propone e la cosa non può che far aumentare i giri di centrifuga dei miei
maroni…. L’unica coca che riesco a fare è rielaborare poi questi momenti con un
po’ di ironia, sperando che queste settimane a riso integrale e tonno
migliorino la mia salute ed il mio peso……..
Nessun commento:
Posta un commento