Requiem per la nostra amata Randa (in realtà non molto mia
dopo che il mio compagno ne ha preso il monopolio assoluto) e …. Immersi nel
capitalismo consumistico estremo, abbiamo deciso di comprare un auto nuova….
Tra le varie opzioni su usati decenti e catorci, ci è sembrata l’opzione più
sensata comprare un nuovo mezzo.
Che ansia, che incertezza, che titubazione.. .. E si, creare debiti è facilissimo e così, nel giro di due ore avevamo una macchina nuova fiammante e un finanziamento da restituire in più di un lustro…..
Mi sorprendo per i miei tempi di reazione…. Domenica incidente, martedi macchina nuova pronta consegna!
E forse, la mia risolutezza davanti a situazioni
problematiche, è una delle mie doti che non ho mai riconosciuto. Pur avendo uno
scontro iniziale con le difficoltà, riesco ad entrare in uno stato risolutivo
privo di emozioni, abbastanza in fretta. Prima sommerso da dubbi e paure, con
tendenza all’abbandono e alla fuga, poi, d’improvviso, si innesca il “protocollo
Valtulini” ( la famiglia di mia madre dalla quale ho preso questa caratteristica)
e risolvo in fretta e, la maggior parte delle volte, in modo soddisfacente.
Questo mi capitava anche quando ero alla ricerca di un lavoro: panico e ansia e
poi via testa bassa finchè non sentivo la rassicurante frase “ ok inizi domani”.
Il trucco sta nell’accettare la situazione scomoda senza
ricamarci sopra: è così punto. Da qui non si scappa; inutile bendarsi,
fischiettare, rimandare, guardare in alto o non guardare. Ci si mette comodi e,
anche se presi male e con le narici fumanti, si va dritti e si affronta un
passo alla volta. Infatti, il modus operandi con l’analizzare la situazione
delineare delle fasi, dei passi che dal primo all’ultimo, mi porteranno allo
sbroglio dell’ostica matassa. Spezzare il problemone in tanti microproblemi
rende le cose più umane, più accettabili e più gestibili.
E poi, quando si intiuisce la rotta vincente, la barca va un
po’ da sé; certo sempre mano al timone ma è difficile che si incontrino nuove
tempeste o che si debba navigare contro vento.
Questo è un periodo nel quale questo mio Protocollo Valtulini
è sfruttato al massimo: mi stanno capitando continue situazioni per le quale
devo reagire velocemente.
A questi accadimenti però si controbilancia un periodo di
musica e creatività. Ho un gruppo e piano piano ma con gioia e vigore stiamo
creando delle canzoni originali.. canzoni semplici ma personali, uniche e, a
mio avviso ovviamente, bellissime. E tanto è la difficoltà nel sorridere alle
avversità , quanto è la semplicità con le quali parole e melodie mi
attraversano e finiscono su un foglio.
E’ bello e rassicurante credere che per ogni muro da
scalare, c’è una discesa da percorrere canticchiando….
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