martedì 13 novembre 2012

CORSARO O SCRIBA?

Abbiamo iniziato , io e il mio Perry, a inscatolare alcune cose in vista del prossimo trasloco.Preparando cosi`mente e spirto al cambiamento. Aprendo le porte del possibile e dello sconosicuto (più  o meno).
Ero in estasi. 
Ogni libro messo nello scatolone era un brivido di adrenalina nel pensare "Dove finirai tu?"...e l immaginazione prende il volo, e la mia che è contorta come David Lynch ha incominciato a fare mostruosi giri della morte passando da visioni alla Indiana Jones a Misery non deve morire essendo io il povero scrittore costretto a letto.
Che vibra!
Quanto tempo passato da quando ho sentito per l ultima volta questa vitalita, questa voglia di fare, di andare, di muovermi, di incontrare e affrontarmi ad una vita imprevedibile.
E da qui la domanda.
Ma non vorrei sentirmi sempre così ? Non vorrei vedere sempre la vita come un` avventura, un immersione in profondita marine misteriose e ricche di tesori da scoprire? Ma come estendere questo senso di appartenenza a se stessi alla vita quotidiana? 
In genere cerco stabilita`. Un lavoro fisso, una casa decente, comodità varie. Cerco la routine che mi lascia con la mente libera di pensare ad  altro o .... spegnerla.
Pero`che prezzo ha questa stabilità, l' assencondare la macchina grassa e lurida del capitalismo e del consumismo, sentirmi un numero invece di sentirmi il protagonista di un avventure mozzafiato.....
E ripensando al passato( il poco che la mia memoria iperselettiva o permanentemente danneggiata mi permetta ricordare) posso assicurare che i momenti più emozionanti della mia vita, i più intensi , veri, viv,i vividi, forti , personali sono stati in viaggio... o comunque in movimento ... senza punti fissi e senza sapere che avrei fatto il giorno dopo.
Ed è questa sensazione, questa energia attivata come da una scossa elettrica esterna, un elettrovibrashock all anima che ha incominciato a circolar a tutta velocita` nel mio corpo.... Wow , that's life falks!

E svuotando armadi e librerie, riponendo delicatamente oggetti vari mi rendo conto che una casa vuota è uguale a altre milioni di case.... Il nido, il sentirsi protetto e al sicuro non è dato dalle pareti ma da noi, con la nostra personalita, le nostre emozioni , dalle cose che ci piacciono e ci fanno stare bene e ovvio dall amore che li dimora. E quindi qualsiasi casa di mattoni o di legno ( meglio il legno si ) può essere la tua CASA.
E qui scopro, o meglio, rincontro il mio dualismo tra un sedentario e un nomade, un corsaro e uno scriba ( senza giudicare nessnuna delle due figure ovviamente), tra fuoco in continua combustione e ... brace.

E se, almeno per me, il senso della vità è la conoscienza e la felicità intesa come esplicazione massima dei propri doni e preferenze perchè mi faccio soggiogare dalle stupide e inumane regole della società odierna?
Perchè sono bipolare ovvio... e perchè si fa quello che si puo`. Sempre. Quindi pace.

Pero`stringo forte questa piacevolissima sensazione, questa necessità di respirare a pieni polmoni, di parlare con voce decisa e di non aver paura di niente perche`tutto fa parte del gioco, tutto va bene, l importante è provare e a volte anche si, rischiare... Rischiare di perdersi tentando incontrarsi e di scoprire nuove terre interiori laddove si pensava ci fosse la fine del mondo...ed il mondo piatto non è ......  

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