Oggi mi sono svegliato male, malinconico, rincoglionito e credo che la
ragione si nasconda dietro al fatto che ieri, Domenica, non ho fatto
assolutamente nulla. Con nulla intendo nessuna azione che mi abbia fatto
sentire vivo, che esisto e partecipo in un mondo, nel mondo che mi circonda e
che in teoria plasmo.
Perchè in realtà ho fatto delle cose…Appena sveglio, mi sono attivato per
fare la spesa, pulire la casa, lavatrici, insomma ho fatto la massaia per un 4
ore… Però poi, Gianni se n’è andato ed io sono sprofondato nel divano ….E’ vero
che da un lato aspetto la domenica divanosa, ma ieri mi è sembrato sbagliato…..
C’era la primavera, la natura che vibra e io inanimato come una salsiccia
sottovuoto…. Aspetto sempre il week end per il relax, per il dolce non fare,
per non programmare, per non obbligarmi a rispettare orari…. Eppure, come ho
sentito dire da una collega stamattina, meno fai e più sei stanco….. Ed io
stamattina sono stanchissimo pur essendo andato a letto presto ed avendo
passato una mezza giornata pseudo- vegetativa…..Mi infastidisce sentirmi così
inutile e senza senso solo per un pomeriggio passato a guardare una serie …..
Ma forse è l’accumulo dovuto ad un periodo di inattività animica che adesso fa
sentire la sua fame! Ed è proprio una sensazione simile alla fame quella che mi
ha pervaso…. Qualcosa in me reclamava nutrimento ed io non potevo fornire la
sostanza per sfamarlo confondendo il suo bisogno per voglia di cibo e
sigarette….
E adesso che ci penso a tanti capita di fare lo stesso… Quel senso
di vuoto che si sente, che si cerca di azzittire con droghe, alcool e cibo,
insomma con eccessi che distolgono solo l’attenzione ma che in realtà non
saziano, anzi divorano…. Qual è il cibo di cui abbiamo bisogno? Quale tipo di
nutrimento ci permette di sentirci sazi???? Ad ognuno il suo …. E ad ognuno lo
sbattito per trovarlo….. Rimane il fatto che oggi sono infastidito ed ancora
affamato perché ieri sono rimasto senza pranzo e senza cena…. Cosa mi riempie,
cosa mi rende sazio e pronto per un sonnellino riposante? Sicuramente la
musica… Cantare e scrivere canzoni è un lauto banchetto, di quelli che quando
hai finito devi slacciare il primo bottone dei pantaloni, di quelli che ti appoggi
allo schienale della sedia ed emetti un “UFFFFF” di soddisfazione. Poi c’è
l’attività fisica: camminare andare in palestra, correre sono un secondo
corposo di quelli che riempiono ma non ti tolgono il respiro. Dopo una pietanza
del genere mi sento pieno di energie, pronto per affrontare quel che rimane
della giornata. Insomma per ognuno di noi credo ci siano delle attività che ci
fanno sentire “a posto” con noi stessi…. Io nascondo spesso quest’esigenza con
il lavoro… La settimana per me fila sempre liscia perché lavoro…. La sera
arrivo stanco (sarà poi vero?) e ciao… Due ore di divano sono giustificate… Ma
sono un falsissimo…Perché a me del lavoro in relatà non interesse assolutamente
niente… Lavoro perché mi serve denaro ed il mondo più semplice per farlo è non
scegliere…. Fondamentalmente è una situazione di comodo per non mettersi in
gioco veramente….. Il lavoro mi dice a che ora svegliarmi e mi tiene impegnato
tutto il giorno. Così facendo, pur non dando niente di mio e fondamentalmente non
ricevendo niente in cambio (di vivo intendo), io sono giustificato per non fare
poi nulla…. Così al nulla del lavoro (o quasi, se escludo qualche contatto
umano vero e la tanto amata palestra) aggiungo il nulla del dopo lavoro e la
mia vita è piena di nulla, di momenti , attività e non-attività falsi, che non
hanno niente a che fare con il “NUTRIMENTO”… Insomma una vita che potrebbe fare
chiunque non solo Ivano.
E forse, il realizzarsi, capisco ora mentre lo scrivo è rendere la propria
vita unica nel senso che quello che fai durante i tuoi giorni, le tue passioni,
le tue vicende le puoi vivere e fare solo tu.…. Condividere sempre, ovvio, ma
viverle solo tu. Invece noto che la mia vita al momento, a parte la musica e la
mia relazione con Gianni, potrebbe essere quella di milioni di altri
sprovveduti e distratti come me.
Che fare quindi? Obbligarsi o
lasciar andare ed osservarsi? E questa fame che si può saziare solo con determinati
alimenti come gestirla? Ed è sempre uno scontro con la mia indolenza,
questa continua ricerca della stasi solo nella mente però , perché poi in
realtà ho bisogno di attività…. Ed allora devo forzare un po’ la mano? Non mi
piace sentirmi così pesante e vuoto allo stesso tempo…
E anche vero che sono in assuefazione con una serie sui pirati e quindi
ieri mi sono goduto un 4 ore di abbordaggi ed intrighi… E stamattina mi sento
come se avessi solcato mari in tempesta e esplorato spiagge caraibiche….. Che
palle! Può essere che ci sia di mezzo anche il cambio di stagione, che per me,
più passano gli anni più sento come traumatico, o semplicemente mi sto
intristendo sempre di più.
Ma in realtà credo che ci sia una parte di me che ha voglia di fare, ma
vuole slacciarsi da vecchie abitudini e non sa come attuare…. Una forza
imprigionata, una tensione disattesa….
E mi piacerebbe scrivere è arrivato il momento, da oggi in poi… e tutti
quegli incipit positivi ma so che probabilmente continuerò a trascinarmi verso
un altro nascondiglio di inattività….. Comunque per lo meno mi osservo
mentre passo dal divano al terrazzo per farmi una sigaretta, per poi rientrare,
ributtarmi sul divano e schiacciare play… C’è un senso di non-vita ( la parola
morte è un po’ troppo forte ) di pesante materia vuota.
Il giorno prima ad però, è stato molto interessante. Nel pomeriggio
sono finito su un monte, dopo un sentiero in un bel bosco e con Gianni e una
cara amica, ci siamo seduti su un prato ad osservare uno stupendo panorama ed
un cielo fantastico. Lì mi sono sentito vivo, parte integrante di un sistema
splendido, pulsante come il vento che mi avvolgeva, fresco e lussureggiante
come l’erba sotto le mie mani, maestoso ed imponente come le montagne intorno a
me…. Ho la fortuna di vivere in un luogo che nasconde piccoli tesori naturali, anche
se la mia forza di inerzia vince sulla
mia curiosità dello scoprire.
Oltre ad osservarmi in questo periodo di stasi e distacco, mi
sforzerò per mettermi in movimento ed andare alla scoperta delle gioie naturali
che questa provincia ha da offrirmi.
E’ veramente un periodo strano; non ho voglia di fare praticamente niente,
di vedere gente, di organizzare, di parlare ….. mahhh…. Ieri per la prima volta
in settimane, ho sentito un leggero fastidio, un pizzico d’inedia dovuta alla
mancanza di relazioni e di movimento.
Ci sono dei momenti nei quali mi sento sconfitto, al tappeto, fisicamente e
mentalmente mentre altri in cui sento come un’ancora esterna che mi trattiene dentro
il perimetro di casa. E ora mi sembra che sia così da secoli. Il 2016 è
iniziato come un anno per fare, per muoversi, per incontrare e sviluppare
talenti, mentre ora mi guardo e vedo un sassone che neanche rotola per la forza
di gravità. Ci sono stati imprevisti, contrattempi, spaventi, accidenti ed
incidenti che mi hanno svuotato energeticamente ed ogni piccolo movimento è uno
sforzo enorme. Non è la prima volta che vivo questa sensazione di autoprigionia
indotta e sicuramente avrà il suo perché, ma il fatto che ora lo senta come un
fastidio, forse significa che ha svolto il suo ruolo, permettendomi, spero, di
andare oltre ed incontrare un altro me stesso.
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