martedì 26 aprile 2016

IL CONO DI SALE

E’ appena passato un week end lungo dove praticamente non ho fatto nulla! Sento che il tempo scivola via inesorabile e a volte ho la sensazione che lo stia buttando via ma poi ragiono e mi chiedo “si può buttare via il tempo?” Sono sempre convinto che la percezione del tempo, come dice una mia canzone (l’autocitazione è il top del kitch soprattutto se la tua canzone l’hanno ascoltata 6 persone nel mondo !!!) sia un’esperienza personale…. Io ho passato questi giorni trascorrendo ore e minuti dilatati… Non avevo voglia di lasciare la mia casa, di incontrare gente, di svolgere attività sociali. Ho passato le ore guardando telefilm, giocando ad un nuovo super gioco per la Play (Dark Souls 3 per il quale scriverò un post a breve), leggendo la mia saga fantasy,  preparando pranzi e cenette, pulendo, scrivendo una canzone e fumando sigarette sul terrazzo contemplando il cielo besnatese che continuava a cambiare diretto da quel maledetto vento ululante.

E’ vero che non è un periodo non proprio sereno… Tante spese improvvise che spazzano via il sottile ed esile equilibrio economico della mia famiglia, ma so che queste beghe materiali mi fanno incazzare ma non mi deprimono…. Eppure, in questi giorni-settimane, mi sono sentito depresso, distante, apatico, introverso e incazzato. E quindi mi svegliavo male, ero più scontroso del solito, qualsiasi cosa mi faceva saltare per aria come una mina anti uomo fino a quando ho intuito che ero io che davo un’accezione negativa a un mio modo e stato d’essere.  Ho capito che devo accettare ed abbracciare questo mio vivere perché comunque SONO anche se non sorrido in un campo fiorito dando la mano a tante persone. Ho capito all’improvviso che questo è un mio momento di apparente stasi utile e necessario per qualcosa che ancora non capisco. Mi sto preparando forse ad un grande accadimento o cambiamento e comunque credo che  la mia evoluzione personale abbia  bisogno di questo momento. Per cui ieri ho incominciato a viverlo con serenità. Slacciandomi dal giudizio e senza cercare di contrastarlo, senza obbligarmi a fare cose o ritrovarmi in situazioni che al momento non mi appartengono o nelle quali non voglio specchiarmi.

Ho attribuito a questo mio attuale modo d’essere solo accezioni negative senza ragionare sul fatto che non c’è un buono /cattivo o un bene /male assoluti. Forse c’è un meglio o un peggio, un facile ed un difficile ma credo comunque che forzare atteggiamenti o comportamenti sia sempre dannoso.
Questo non esclude la mia curiosità e in qualche modo continuo ad indagare su questo bisogno di inattività sociale, sulla sensazione che tirarmi fuori dalle mie normali situazioni sia qualcosa di positivo e sano…. Forse è giunto il momento di spezzare alcuni meccanismi non proprio felici, di scoprire nuovi poteri per poter annullare maledizioni che sembravano incantesimi benefici, o forse mi sto trasformando in un essere mostruoso mangia bambini…Non so ancora…
Ma sono contento di aver trovato la pace dell’accettazione….. E questo è un tema ricorrente per me in questo turbolento, a volte stronzo, 2016….

Il cielo non si chiede perché fa piovere o splendere il sole no? Il cielo E’ e basta (si lo so super retorico ma oggi mi sento un po’ pacchiano e cantautore italiano)… E oggi anche io SONOe basta… senza aggettivi e senza giudizi… libero per un giorno almeno. Libero di essere triste, di preferire un buon libro ad un aperitivo, libero di parlare da solo mentre cucino imitando voci di inesistenti chef romagnoli, libero di cantare orribilmente “saving all my love” di Whitney Houston mentre pulisco casa e di svegliarmi con la voglia di prendere una mazza da baseball e spaccare tutti i mobili per poi dare fuoco alla casa pensando alla mia vicina.….

Quello che cerco disperatamente in questa vita è la serenità, la pace dei sensi, l’ottimismo del vecchio della pubblicità, la forza di non demordere mai e porgere l’altra guancia e la capacità di saper cogliere sempre il lato positivo…. Bhè, a questo punto credo sia proprio la disperata esigenza che mi frena "dall’incontrare" ciò che anelo…. Bisogna lasciar correre e scorrere per poter far entrare… E così non cerco più di deviare i miei sentimenti e le mie sensazioni verso colori che non hanno… Ed incomincio a gustarmi questi blu, questi viola scuro, questi grigi e neri…. L’importante è viversi, esserci anche quando si cerca di essere da tutt’altra parte…

E poi, ieri, mentre pulivo ed elucubravo sulla necessità di accettare anche le proprie zone d’ombra( e mi chiedo come mi venga difficile a me che sono il perfetto seguace sith… mah)  e di distacco, mi è venuta una conosciuta (purtroppo) fitta mostruosa alla schiena…. Solo pochi istanti di dolore feroce … Come se un immenso mastino mi avesse preso tra le sue fauci, strattonato un po’ e sbattuto in un angolo….  Il dolore scema, ma mi ricorda che è lì pronto a far tornare il canide mostruoso  quando meno me lo aspetto… Sarà stato il vento, sarà stato qualche movimento brusco mentre mi contorcevo per cercare di arrivare alle zone oscure della mia casa con l’aspirapolvere, ma questo dolore mi ha suggerito di stare dritto, fiero , petto in fuori e pancia in dentro… Come se il mio corpo mi spronasse a non vergognarmi dei miei sentimenti e delle mie emozioni…. O forse mi si stanno frantumando le ossa e io sono pazzo…..


Comunque evviva la pazzia, evviva vivere ognuno a modo suo… L’importante è osservarsi sempre per cercare di cogliere qualcosa…. Ma soprattutto accettarsi per ciò che si è senza assolutizzare… .Siamo universi infiniti, e ogni tanto capita pure l’universo dove tutti sono presi male…. 

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