mercoledì 12 dicembre 2012

WE ARE SPIRTIS IN THE MATERIAL WORLD

Oggi mi sento ancora più strano del solito... Mi sono svegliato bene, non nel senso di buon umore ( perchè continuano l ansia e lo stress dell attesa)  ma bene internamente... Come se si fosse messo a posto da solo un meccanismo per il quale stavo cercando disperatamente  fuori di me  pezzi di ricambio .... e come se ascoltassi  una voce interiore  che mi suggerisce che IL CAMBIO VIENE DA DENTRO..... Cambio inteso come cura, completamento, step forward.....

Mi sento, almeno per il momento, completo .... All interno tutto al suo posto mentre all esterno un vento impetuoso mi stropiccia i vestiti.... Non so cosa faro`ma incomincio a percepire chi voglio essere e la predisposizione interiore per realizzarmi.... come una leggerissima oscillazione nella bilancia tra AVERE ed ESSERE....

Forse è tutto solo una bolla di coscenza, un trailer di un film che uscira`nelle sale fra molto molto tempo... Ma per la prima volta il flusso di energie ha cambiato il suo corso... sicurezza interiore e insicurezza esteriore nel senso di indecisione, perchè veramente mi rendo conto che si possono fare molte cose... Per realizzarsi si possono seguire diversi cammini ....

Sto leggendo un libro sulla biografia e la cosa, che rientra nell ambito dell antroposofia, mi affascina molto... Mi piacerebbe fare uno studio sulla mia biografia perchè credo farebbe luce su molti punti d'ombra del mio essere ... Ma, mentre leggevo ciò che possa succedere nei vari settenni della vita, mi sono reso conto che già un pò il mio è un atteggiamento biografico da sempre ... Indagare attentamente nei meandri della mia psiche e del mio passato, rielaborare momenti e cercare di risolvere nodi vair....Osservare e commentare come dall esterno il dipanarsi della mia vita....E anche questa è una delle ragioni ( forse la meno cosciente ma la più radicata) del mio ritorno .....

Ovviamente mi mancano molti strumenti interpretativi, sono come un autodidatta della musica che sa suonare ma non sa leggere uno spartito , pero`sento che il lavoro biografico e credo la maggior parte dell antroposofia siano dentro di me, facciano parte del mio percorso e forse del mio destino. E probabilmente sono dentro di ognuno di noi ma, come i molti talenti assopiti, non ci accorgiamo della loro esistenza.

Mi spaventano un sacco questi momenti di lucidità , di appartenenza a me stesso, di amore profondo per tutti  i miei volti e le mie debolezze che si trasforma in un amore immenso per il mio fidanzato e per gli amici più cari.... Ma se lo penso bene è un amore che non si puo`limitare, un amore che abbraccia tutti , come un onda energetica che dal mio corpo si propaga per km e km ....... Non voglio dire che mi sento di accarezzare e abbracciare qualsiasi persona che incontri o i miei colleghi di lavoro ... E`  un amore ( forse comodo) di comprensione, di compassione.... non puoi odiare nessuno se empatizzi, se sei capace di compenetrare in qualche modo .... Non è questione di condividere l amore ad un livello materiale, e`solamente lasciarlo viaggiare e lasciare che chi voglia lo colga....

Momenti intermittenti tra luce ed ombra mi pervadono costantemente... E so che questo momento di estasi ( non trovo un altra parola per esprimerlo) passera`ed iniziera`un altra caduta libera verso il suolo o peggio, verso le profondita`della terra .... Ma la vita è cosi`, un tira e molla, un dai e togli che però ti lascia sempre un po`di piu`di quello che si  porta via....

E cuando sento che i liquidi si muovono dentro me, fino a raggiungere gli occhi ( insomma quando ho la lacrima facile) è come se perdessi parte della mia corporeità e potessi vedere e percepire come un altra dimensione, una realta`sovrapposta pero meno materiale; un piano di esistenza  po`più rarefatto nel quale e`molto più semplice riconoscere la verita`delle cose e delle persone......vedere la luce interiore..
la commozione come porta di accesso ad un mondo più dello spirito che della materia...
http://youtu.be/BHOevX4DlGk


martedì 11 dicembre 2012

UTOPIA


Proprio non Riesco a rilasciare energía positiva. Tutto intorno a me è fastidio e inutilità. Chiuso in sto ufficio , in sta scatola dove il tempo non ha senso. Mi sembra che la gente sia qui senza una ragione precisa, senza scopo… e io? Perche`provo tanto astio nei confornti delgi altri e non pensó a me stesso? O semplicemente gli altri riflettono come mi sento in questi giorni?


Inutile e inattivo… che lavoro del cazzo veramente… come puo`passare la gente la maggiorparte del suo tempo in un attivita`che realemente non gli piace, non lo aiuta ad essere felice e non gli permette aprirsi al mondo? Perchè la società ci spinge  a dedicare una vita a  far parte di questo sistema inuitile se non dannoso la maggior parte delle volte? Per denaro?


Molti diranno, a me il mio lavoro piace.. bhè allora mettiamola cosi:
 Essendo ricchi sfondati , multimilionari, fareste lo stesso lavoro? Vi svegliereste tutte le mattine alla stessa ora, tornereste tardi la sera a casa senza aver visto i vostri cari e aspettereste con tanta ansia il sabato e la domenica? Passereste la maggior parte del vostro tempo prezioso e sempre più rápido con persone che non avete scelto? O buttereste tutte le vostr aspettative nele misere vacanze estive? Io credo di no…Certo che, essendo animali in fondo intelligenti ci creiamo il nostro cinema: i miei colleghi sono diventati amici, se fossi senza lavoro non saprei cosa fare, mi sento utile e attivo nella mi asocietà… Peccato che forse abbiamo perso quale sia la vera accezione di LAVORO, e ovviamente di SOCIETÀ….


Ci siamo abituati ad un lavoro schiavitu`,imperosnale, che serve solo per avere uno stipendio… La societa` ce si trucca con spesso fondo tinta e rossetto da puttana con immagini di una  carriera fantastica, con soddisfazione, con compimento e completa esplicazione dell essere unmano. Il senso della vita è racchiuso nella busta paga, la felicità in una macchina sportiva , l autostima e sicurezza in un armatura di addominali e tette enormi, il SENTIRSI è riflesso dagli oggetti che possediamo…. E poi malattie sempre più strane, tumori, tic nervosi, crolli psicologici, suicidi…. Ma che bella società! Il sogno americano diventa incubo quando si trasforma in realta`.


Gli anni  cinquanta e sessanta sono stati interessanti perchè si è assistito al boom della tecnologia: frigorifero, lavatrici, forni a microonde , e TELEVISIONE!! Perfetto direi.. .peccato però che poi , come in TERMINATOR le macchine si sono ribellate e sono diventate le tiranne della razza umana… e quasi neanche ce ne accorgiamo!!!

Il lavoro come lo immagino io è un attivita`che aiuta altre persone ma soprattutto che aiuta noi stessi ad esplicare i nostri talenti ed i nostri doni… ad avvicinarci a chi siamo veramente e suggerirci la ragione di questa interessantissima esperienza terrena. Il lavoro dovrebbe essere piacevole e fine a se stesso non mezzo per raggiungere sto minchia di  denaro. A te piace l arte? Perfetto il tuo lavoro è produrre arte e permettere ad altri di goderla . A te piace coltivare? Il tuo lavoro è produrre frutta e verdura da  distribuiré ai tuoi vicini che a cambio ti daranno cio`di cui hai bisogno…. Un ritorno ad un baratto con coscienza, uno scambio di necessità e soprattutto d amore.. Mi interessa che tu stia bene perchè così tutti stiamo bene.
Siamo un popolo disperso e concentrato nello stesso spazio, nello stesso tempo , con le stesse difficoltà e gioie.. Perchè creare tante distanze fittizie ed inutili? Perchè cerchiamo sempre di essere migliori o più potente di altri? Da dove viene questa voglia di sottomettere?PERCHE`?
Ovviamente, per il momento tutto ciò è pura utopia. L uomo è troppo stronzo e limitato per poter concepire un sistema nel quale non si parla più di cio`che vogliamo , ma di cio di cui abbiamo bisogno per vivere bene in comunita`….

Immaginatevi che bello sarebbe non avere più marche in generale…. Che ogni comunità abbia I suoi sarti che producano vestiti per tutti … che non si abbia più bisogno di denaro per comprare perche `il concetto di consumismo e capitalismo non avrebbero  ragione d essere Perche`soffrire e lottare per qualcosa di cui non ho bisogno ma del quale sono convinto voglia a tutti I costi? ( ammetto che la pubblicità  è diabólicamente interesante)

Aiutati da una teconologia libera e davvero funzionale ( non speculativa , ne`di nicchia) tutti potremmo usufruire di internet  per esempio… per vedere film, ascoltare música che si produrrebbero  per il puro piacere di farlo e non per scopi commerciali….
Sogno con la possibilità di vivere cantando o participando a gruppi di teatro… offrendo con gioia e condividendo senza più il concetto di possessione…. L único limite che vedo a questo sogno è l’ uomo  stesso….

Sogno un mondo senza sfilate di moda, senza concorrenza tra prodotti identici e tutti non al massimo delle loro capacita`potenziali per poter cambiarli ogni  3 mesi  rendendo un modello anteriore  super obsoleto .....

Sogno un mondo senza spreco,  una comunità umana che cerca il rispetto e la compenetrazione con la natura…. Un ritorno ad un origine spirituale umana con l aiuto della scienza e della conoscenza odierne.

Sogno con un uomo che stanco di lottare per non ottenere nulla , cerchi di godere della vita…

Sogno con uomo libero da malattie che sono conseguenza di una vita contro la natura stessa dell esistenza…

Sogno con un uomo libero dalla schiavitu`della possessione e della voglia di onnipotenza , essendo la divinità gia`dentro ognuno di noi….

Sogno con la possibilita`di poter amare e gioire  di una vita potencialmente  splendida offuscata da grattaceli e macchie di petrolio…

Sogno con abbattere le mie barriere mentali per  creare  e vivere qualcosa che valga la pena ricordare….


HOLY MOTORS

Non saprei come incominciare descrivendo questo film.... Allucinante? Illogicamente coerente?
Basti sapere che e`uno spasso visuale, che le immagini e i pochi dialoghi scivolano come una pattinatrice sul ghiaccio senza produrre il minimo attrito... 
La meccanica del film è come un orologio svizzero: i tempi, il collegamento fra le scene, il copione, tutto serve a descrivere chiaramente qualcosa che non ho potuto capire. ... 
La fotografia è stupenda, la musica precisa, le scenografie, le luci e le scelte del regista tasmettono sensazioni chiare e inquietanti. Fantastico. 
Il sapore del film cambia continuamente: da grottesco a romantico, da crudo a immaginativo... Surreale e drammatico è un continuo susseguirsi di interessantissimi momenti di pura goduria visuale.
Io sono rimasto la prima mezz ora a bocca aperta ... e me ne sono accorto perchè incominciava a scendermi la bava.. L'unica domanda che passava continuamente nella mia testa svuotata da ogni contatto con la vita quotidiana era: Ma che cazzo  fa adesso?  
E la domanda che ancora svolazza nella mia mente, passati giorni  mi è rimasta alla fine, è: "MA CHE LAVORO  È?
Non sono un critico cinematografico con basi culturali e un linguaggio tecnico, sono solo uno scimmiato di film, che più bizzarri ed originali meglio è ....
Il mio regista preferito per le "situazioni malate" è David Lynch, e in questo film, il direttore Leos Carax che non conosco assolutamente, si avvicina molto allo spirito diciamo poco razionale o metaforico del film...
Qui non c'è un reale inizio e fine, la struttura classica di un film qui non è presa in considerazione... È un serpente che si attorciglia intorno ad una preda: ti stritola e ti stordisce per poi ingoiarti senza neache quasi che te ne accorgi....

Un film di quelli che pochi fanno al giorno d oggi... una visione personale e al di fuori dell aspetto commerciale ...
Una esercitazione di arte pura... e come tale personale e da interpretare..... 
L attore principale Denis Lavant è fantastico e poliedrico e intenso anche se il protagonista non è esattamente un umano..... 
Insomma se avete voglia di dimenticarvi del vostro divano, del fatto che avete sete, che vi state pisciando addosso, se volete immergervi in un mondo strano nel quale non potete aspettarvi mai quello che succede e soprattutto perche`, se volete passare una serata per discutere con gli amici eventuali interpretazioni, HOLY MOTORS è l'opera d'arte che fa per voi...... 
official trailer HOLY MOTORS

lunedì 10 dicembre 2012

il mio Natale in rima

Ho voglia di neve, di un paesino ovattato e gonfio di quel bianco che riempie e mi fa sentire in un mondo speciale.........
Ho voglia di una finestra in una stanza legnosa, con il camino accesso che lotta contro il freddo invernale.....

Voglio sentire il calore delle fiamme, il lento bruciare dei ceppi e lo scoppiettio di tronchi vivaci.
Voglio l odore di cibo nel forno e sentire il mio stomaco che chiede attenzione con lamentele loquaci.

Voglio ingannare il tempo con giochi tra amici, un buon bicchiere di vino rosso e l`intimita di  corpi vicini mentre fuori  tutto giace  sotto il mantello della candida  neve, diletto per  tutti i bambini.

Voglio camminare in un bosco, in silenzio, accompagnato dal  mio respiro che si trasforma in vapore.....
Sentire i piedi un po`sprofondare nella neve fresca
Mentre un animale ritorna spaventato nella sua tana allarmato dal poco rumore.

Voglio stare, semplicemente, in mezzo alla neve,creando avventure con l immaginazione ..
Guanti grossi, giacca enorme e una calda sciarpa di lana.
Avvolto e protetto
Voglio sentirmi ciccione, e muovermi per approsimazione.

Voglio le luci, intermittenti e di tanti colori , voglio fiocchi rossi nastri e babbi natale...
Circondato da  ghirlande e palle colorate di ogni grandezza e  materiale...

Voglio disegnare, dipingere e costruire nell attesa di un momento cosi`magico che in quanto arriva già  è passato...
Voglio sgranocchiare come uno scoiattolo frutta secca, spaccare le noci con le mani e riempirmi la bocca di dolci e zucchero caramellato ...
E poi cammelli, pandoro , spumante e panettone di cioccolato ...

Voglio sorridere, e vedere le luci di  candele rflesse negli occhi delle persone che amo...
rincontrarmi con tutti, tra abbracci e sbuffi senza più nessuno lontano....

Voglio lasciarmi andare alle canzoni ed i cori ...
Voglio perdermi tra le musiche tra intensi colori....
canticchiare sottovoce in compagnia dei più grandi cantanti,
sprofondando in melodie natalize di voci brillanti


Voglio sentirmi a casa, voglio ritornare, voglio assaporare , gustare e farmi coccolare...
 Voglio abbracciare....Voglio vivere di nuovo  il mio Natale

venerdì 7 dicembre 2012

DEAD MAN WALKING....

Aspettare, aspettare, aspettare ...
 L' attesa mi fa sentire incomodo, soprattutto se imposta dall esterno ... Ho imparato a gestire ( più o meno) le piccole attese quotidiane come il pullman, la tizia che mi accompagna a casa dal lavoro, amici a cena grazie ai libri e alla musica... Si, quando aspetto un po`, leggo o canto....

Ma in questo momento sono immerso, anzi sommerso, in un'attesa gelatinosa, densa e appiccicosa.... Un'attesa nella quale non posso muovermi, non posso agire, reagire, lottare o correre ... Solo aspettare... E mi sento impazzire... Il tempo si dilata come una pupilla sotto l'effetto di droghe, mi sento senza via d'uscita.. un po`paranoico e claustrofobico....Vivo momenti, istanti che si ingigantiscono all improvviso e mi soffocano ...

E tutto diventa insopportabile... Il lavoro in primis.. Non ho niente da fare per 8 ore... E`una tortura medievale...Oltretutto quando esco non posso organizzare praticamente nulla, perchè dobbiamo risparmiare per il viaggio e cene e cinema e distrazioni commerciali sono proibite ....... E tutto perde un pò di significato, come se d'improvviso mi trovassi in un pianeta alieno dove la gente ( a volte la vedo anche deforme tipo Paura e Delirio a Las Vegas) viva con altri usi e costumi. Ciò che a me sembra irrilevante e inutile è per gli altri fonte primaria di interesse e gioia...

Vorrei prepararmi mentalmente e fisicamente a ciò che mi aspetta... Incominciare il viaggio nelle migliori condizioni che mi possa permettere, pero`sto budiniello nel quale sono inmischiato non me lo permette...
Mi sforzo a fare esercizio fisico e a malapena mi obbligo a non mangiare qualsiasi schifezza... Il mio corpo mi chiede eccesso, calma, divano ....... Mentre che io vorrei scalare montagne e mangiare macrobiotico...

Sempre in lotta ed in contrasto ma l'attesa mi toglie la voglia di fare e soprattutto il buon fucking umore.... Solo il mio ragazzo, riesce ogni tanto a contagiarmi con la sua illusione, la sua gioia per un futuro vicino, migliore o per lo meno differente.... Il "manca poco" che sento ripetere in continuazione dentro ed intorno a me si trasforma in un rito diabolico per legare le mie estremita con catene incandescenti.....

E quando mi ritrovo buttato sul divano guardando una serie che improvvisamente non ha senso (semplicemente perchè si tratta di una vita inventata di qualcun altro che non ha niente a che fare con me), mi rendo conto che qualcosa si è rotto, che è svanito un sortilegio...

Cavi conduttori di una morfina che mi permetteva accettare di buon grado l illusione della societa`... Un lavoro poco stimolante  ed inutile, un vendere il tuo tempo per denaro  ed una vita passiva guardando gente che fa cose interessanti  reali o fantasiose che siano.... Ed ora tutto è inutilmente dannoso.... Ossia  inutile perche`sto perdendo tempo prezioso e dannoso perchè vorrei fare uscire energia e la sto comprimendo dentro come una pentola a pressione che senza valvola di sfogo è destinata a trasformarsi in una bomba.....

E mi spaventa sentire questo disagio, questa improvvisa ma non sconosciuta non-appartenenza.... Cosa ho fatto fino adesso??? E cosa faro` nel prossimo futuro???? Ricadro`nel gioco riconnettando con nastro isolante la flebo di morfina ?? Mi alzero`davvero dalla cabina del coma autoindotto e cerchero`di camminare sulle mie gambe atrofizzade dal poco uso??? Non lo so.... E alla fine, dopo avermi ammazzato di seghe mentali, mi dico che questo momento è il momento... Forse è meglio del viaggio in se ... perchè è questo il viaggio.... un viaggio nel mio interiore, un viaggio intimissimo e personale, un viaggio doloroso ma necessario per lasciar fuoriuscire un Ivano più cosciente e vivo .....


Un letargo, un cambio di pelle.... Chissa`se il baco soffre mentre si trasforma in farfalla? O la sofferenza leopardiana, il supplizio sono proprie di un umanità cosi`lontana dalle sue radici con la Madreterra che vive qualsiasi trasformazione come un lutto??? Non lo so e non so che fare... Se fare qualcosa o lasciare e godere
con apparente sadismo questo mal momento di attesa... Rimanere seduto ed ascoltare il mio male... Lasciare che la pelle mi racconti il suo malessere.... che la mia pancia ruggisca in incendi diaframmali, che la stanchezza avvolga la mia mente e la intorpidisca per dare un breack a stanchi neuroni che viaggiano impazziti in cerca di soluzioni e alternative..... Let it be? Le it go?

Oppure no, obbligarsi a reagire.. Tendere i muscoli facciali in un sorriso falso che prima o poi , dopo ore di crampi, si trasformera`in un sorriso spontaneo.... Cercare scavando con le unghie nel terreno arido del mio lavoro e apprezzare qualsiasi radice incontri fingendo che la mia soddisfazione compenetri la soddisfazione dell azienda? Vivere con la speranza.... sapendo che è solo un momento... Vivere proiettato completamente nel futuro non considerando il presente pur essendo io un animale che vive solo il momento......
Fare come i martiri della nostra storia che sopportavano i dolori della carne sicuri della salvezza dell anima in un futuro con il loro Dio?  Accettare senza resistenza.... Aspettare, aspettare , aspettare........

lunedì 3 dicembre 2012

INLAND EMPIRE.....

Un altro, terrificante lunedi mi ha accolto tra le sue braccia non per coccolarmi, bensi per cercare di stritolare la mia cassa toracica, producento un inarrestabile emorragia interna per una lenta ed inesorabile agonia....
Un lavoro che non mi serve a nulla, (neanche a sopravvivere decentemente) ed ancora tre luuuuuuuunghissime settimane di attesa prima di essere liberi.

Tutti mi dicono " manca poco dai, io fossi in te,sarei sereno e felice sapendo che te ne vai in 20 giorni".Oggettivamente l affermazione è corretta... Quando sai già che sta per concludersi un capitolo della tua vita che consideri negativo o neutro ed inutile ( come nel mio caso) si dovrebbe, a rigor di logica, entrare in una fase di leggerezza e spensieratezza chesi insinuino nella nostra mente sbattendo fuori a calci  lo stress e l'angoscia...... Bhe`, in Ivoryland, come nel paese delle meraviglie di Carrol, tutto può essere l'opposto di tutto.

Ed in questo caso cosi`è. Fino a quando avevo la certezza o la quasi certezza che questo lavoro mi avrebbe accompagnato per molto tempo, che la routine dell uscire di casa presto, lavorare, andare in palestra, tornare la sera tardi ed aspettare il fine settimana, mi faceva sentire rilassato e "leggero" perchè accettavo volontariamente pregi e difetti, agevolazioni e complicazioni.
Mentre che adesso, deciso a  lasciare questa routine perchè noiosa e controproducente, ogni minuto in questo ufficio mi sembra un insulto alla mia vita... Mi sembra perdere tempo, anzi di toglierlo a Ivano per regalarlo ad un insieme di sconosciuti ai quali, personalmente, non regalerei neanche una caramella incontrata per strada.....
Ogni mattina è un incubo, un momento di crisi e confusione.....mi piacerebbe superarlo, vivere queste settimane non come una condanna  a morte o un coma cerebrale, ma come il compimento, anche se inutile, di un percorso; il chiudersi di un cerchio che mi permetta passare oltre.....

E, mi rendo conto, che la mia è una caratteristica peculiare... A me piace lasciare i cerchi aperti... Detto così, l'immagine mi sembra positiva, ma in realta`non ne sono tanto sicurot. Quando mi convinco che una cosa non fa più per me, la voglio abbandonare IMMEDIATAMENTE e gli strascichi di una situazione si trasformano in immense zavorre che mi ancorano al suolo senza possibilità di movimento... E quello che ne deriva è un senso di frustrazione ed impotenza .... Come un eroe greco in balia della volonta `di divinità immature....

E non è, come qualcuno mi suggerisce o possa pensare, che non ho voglia di lavorare ... è che non mi piace fare cose inutili o per dimostrare uno status sociale...Avrei potuto licenziarmi da un giorno all altro ma ovviamente non avrei avuto diritto alla disoccupazione.... E qui lotta interiore...

 Personaggi del mio affollatissimo universo emergono... Il primo, lo si potrebbe immaginare come un nobile francese della meta del settecento, con camicia di seta con sbuffo, abito in velluto blu,parrucca enorme e bastone con testa di lupo in oro.Seduto scompostamente sul suo sofà, con uno sguardo indignato e annoiato allo stesso tempo commenta: " E tu, per poche lire, osi abbassarti ad assecondare questi peblei? Il lavoro se non nobilita l'uomo o non è economicamente utile, non vale niente! Accettare questi compromessi da barbaro! Vattene subito a testa alta e non guardarti indietro!!!".E detto questo schiocca le dita ed una ragazzina tremante entra nell opulento salone offrendo al nobile un cesto di frutta fresca. Ma ecco che arriva qualcun altro....



 Capello corto, faccia burbera, un paio di baffoni neri che non lasciano dubbi sulla sua virilità; basso ma forte, nervoso e muscoloso come un toro, pronto per caricare contro qualsiasi ostacolo.
Salopette di jeans macchiata e usatissima, rattoppata in un sacco di punti ma ancora comoda e funzionale.
Di fianco ad un macchinario di altri tempi, con leve, cilindri e pistoni, che sbuffa vapore ininterrotamente e con un costante rumore di locomotiva a motore, con le mani sui fianchi mi rimprovera: " Quando crescerai inmaturo senza vergogna? Ma tu sai la gente che muore di fame? Padri che non sanno come sfamare i propri figli, bambini che vivono per la strada senza una casa e tu? E tu ti lamenti perchè mancano 20 giorni di lavoro e non ce la fai più ? Ma per favore, senza pudore, SENZA PUDORE!!! ... Il senso dell onore, del rispetto, del sacrificio, questo mi ha insegnato mio padre... 50 anni di lavoro e tutti i maledetti giorni, con pioggia o con sole, sano o con 40 di febbre, tutti i giorni li`puntuale alla stessa ora... E`che voi della vostra generazione senza spina dorsale  avete avuto troppo e non sapete cosa significhi ottenere qualcosa con sforzo, tenacia e coerenza!"E sbattendo un pugno su un contagiri con una lancetta che indica con urgenza la parte rossa del quadrante continua "Schiena di vetro, ecco cosa sei, se ti pieghi ti spezzi! Fai qualcosa di utile e porta a casa la tua pagnotta o pensi che cadano dal cielo eh? EH?"
"Ma che pagnotta e pagnotta " canticchia una terza voce, questa volta femminile." Tu pensa alla tua macchina puzzolente e alle tue idee bolscheviche, che qui siamo nel 2012 !!!" Chi parla adesso è una fata... Perchè no?
Una fatona cicciona e sorridente con le sue guancettine accese per la veemenza del momento anche se si intuisce dal suo sguardo che sarebbe incapace di  violenza o aggressivita` ... Svolazza goffamente nella mia mente con le sue alettine che sembrano non poter resistere molto tempo la gravità e lo sproporzionato peso della fatona... "Non preocupparti, è solo un momento, lo sprint finale quando si è quasi all arrivo...È il momento più difficile per chiunque ma ci sei quasi.... ogni minuto passato e`un minuto meno .... E con la mia magia fatosa, sarà ancora più facileeeeeeeeee " canticchia allegramente e, facendo girare vorticosamente la sua bacchetta ( che nelle sue carnose e piene mani da bebe` sembra uno stuzzicadenti) mi ricopre di scintille colorate....
E si, come si dice, la verità sta nel mezzo credo.... e tollerare questi ultimi giorni con un sorriso ( grazie al magico sortilegio della fatona) so che è la cosa  corretta per me ... Finire ciò che si è iniziato,  fosse solo come esercizio educativo da applicare ad altri aspetti della mia vita...

Ma qui dentro c'è ancora qualcuno che vuole dire la sua.... In una poltrona mezzo distrutta, con gomma piuma che esce da buchi e tagli vari, rosso scuro, con macchie ancora più scure in un vicolo oscuro e maleolente eccola li`,una tizia che dire sporca e lurida è poco... I suoi capelli sono un ammasso unico tipo Marge Simpson , formati da un  rasta dal quale fuoriescono e spariscono di nuovo insetti vari di diverse dimensioni... La sua faccia cadaverica è rappresentata da un naso enorme contorto che termina in una punta finissima. I suoi occhi sono due fessure dentro le quali si intrecciano mille vasi sanguigni rigonfi e quasi a punto di scoppiare... La sua bocca è un contorno increspato di labbra fini e secchissime e dentro un grottesco buco nero con qualche dente infestato di carie qua e la. Indossa qualcosa che ricorda una tunica o una vestaglia da notte, ma non si può capire ne il colore e la forma originali... E`un ammasso straccioso e sudicio che ricopre lo scheletrico corpo della fatTona... che sia la sorella drogata della fatona? Dopo aver dato un immensa aspirata ad un enorme tubo di argilla dentro il quale brillano le braci di un insieme di sostanze tossiche e stupefacenti mi dice tra un eccesso di tosse e l altro: " tu non devi ascoltare nessuno fratello ... " altra aspirata che gonfia un petto più proprio di un rospo in amore che di una donna " la vita è tua...... sto lavoro non vale un cazzo.... sta società non vale un cazzo... e se muori domani cos avrai fatto nel tuo ultimo giorno di vita? Lavorare per uno stronzo??? Eh ??? Ehhh??? " un enorme nuvola di fumo esce dalla sua bocca che si trasforma in una caverna piena di nebbia.." Lascia perdere il dovere, l'onore, quello che gli altri considerano corretto, il cerchio e tutti sti buffoni; goditi la vita e sai come si fa ? Facendo quello che ti pare quando ti pare... la coerenza ed il rispetto li devi solo a te stesso! Non vuoi lavorare? NON FARLO!!!!!Vuoi rimanere tutto il giorno buttato sul divano? E chi te lo vieta!!! Il fatto che ti senta obbligato ad essere un membro produttivo di questo formichiere che si chiama fottuta società è un messaggio subliminale che ti inviano attraverso di quella schifezza che è la televisione... Vivi libero fratello , vivi la tua natura, sii unicooooooo" e con un altro accesso di tosse, sputando un nuvolone di fumo, la fatTona , mi lascia con più dubbi di prima.....

È così nel mio mondo... democrazia totale .... ognuno, se ne ha voglia, può dire la sua e, anche se a volte ciò non mi aiuta a chiarirmi le idee, per lo meno mi fa passare interessantissimi momenti. Come adesso, che grazie ai miei personaggi interiori , pittoreschi e bizzarri, questa mattina all insegna della noia e della "convenzione" mi è passata volando!!!!!


venerdì 30 novembre 2012

LUCI NEL MONDO

Amici amici amici,..... 


Cari amici, questi spiriti affini che, per destino incontriamo e rincontriamo durante le nostre vite......
Intrecciamo le nostre storie, e intessiamo nuove trame che ci uniscono e marcano a fuoco sulla pelle... Un simbolo che non va via, non si cancella nonostante il tempo e la geografia ci possa allontanare.
Compagni di gioco, di liti, di riflessioni e di momenti bui, insieme di individui che, cercando la propria esplicazione, aiutano la realizzazione degli altri.

Che gioia sentirli vicini soprattutto quando la distanza fisicia ci separa.

E`una delle forme di amore che più mi piacciono... senza le complicazioni dell amore di coppia, e senza le catene dell amore famigliare......"friends will be friends right through the end" diceva Freddy....

Cè`un fantastico filosofo, Pietro Archiati, ma non è l'unico, che dice che l amore è più grande nella distanza che nella vicinanza.
Tanto più l amore è spirituale, capace di slacciarsi dalla corporeita`, dalla carne, tanto piu`e`universale e immenso.
Mi è sempre piaciuto il concetto ma non l ho mai afferrato ....di fatto poco lo capisco, pero`adesso incomincio a percepirlo.

Il mio amore incondizionato per quelle persone che considero famiglia e che sono lontane, che stanno esplorando le proprie vite senza la mia presenza, mi permette sentir compassione ed empatia  invece di un  egoistico dolore per l assenza.

Mi immagino l amico lontano con le sue difficolta`e le sue gioie e davvero mi stimola ammirazione quasi paterna... non so come dire ma credo sia più o meno come l orgoglio che possa sentire un padre per il figlio che incomincia a camminare ..... e cosi`io sono orgoglioso degli amici che hanno deciso camminare nel mondo apportando conoscenza e condividendo esperienza............. 
Ed è piacevole sapere che siamo punti luminosi  dispersi nel mondo e che a volte lampeggiamo allo stesso ritmo e con gli stessi colori.......
love u all.


giovedì 29 novembre 2012

BI-POLARITA`

Ho bisogno di scrivere qualcosa di positivo dopo il fiume nero e gonfio di pioggia  che ha sfociato in questo blog nel post di ieri.
Non ci sono dubbi sul fatto che sia  bipolare, lunatico e isterico in moltissimi aspetti ....
Un giorno ( se non un' ora o un minuto)  vivo in tempesta e il successivo in un paradiso tropicale ... oggi sono in un giardino botanico in primavera ... e finche`dura lasciamo dormire l orco...






E`interessante cercare di capire, di analizzare, oltre ad accettare in primis, la molteplice natura della sensibilità umana... Non credo mi appartenga come caratteristica esclusiva; penso sia comune a tutte quelle persone che vivono con il cuore in mano tutti i giorni, senza corazze e difese che lo tengano al sicuro da repentini cambi di clima....Non sto assumendo che sia una qualità positiva, ben intesi, pero`è cosi`... Vivo tutto fagocitandolo, assorbendolo nelle membrane palpitanti dei miei sentimenti, sensazioni ed emozioni, a differenza di altre persone che sanno gestire più a freddo, con un po`di distacco e attivita`razionale.

Ma  piu`cerco una stabilita` emotiva dettata da una logica lineare,   più mi rendo conto che di stabile solo c`è la mia instabilita`... Il segreto del successo? Chi lo conosca me lo scriva grazie.
Per me funziona la regola dell Accettarsi....  Accettarsi... e cercare superarsi... Ossia mi sembra saggio ed umano riconoscere i propri limiti, ma credo sia quasi divino cercare di superarli... di smussare angoli e ..  migliorare ed  ampliare il proprio ventaglio emozionale.....
Solo scriverlo mi fa sudare perche`a me, costa un sacco!

Sappiamo così poco della psiche umana, delle sfumature, dei colori che compongono l' immenso e mutevole dipinto della nostra essenza... Hanno tentato ricondurre tutto ad impulsi elettrici ma mi rifiuto di chiedere che universi cosi`complessi possano derivare solo da cause puramente fisiche.

E l idea che siamo capaci di utilizzare tipo il 10% del nostro cervello mi fa immaginare le meraviglie che potremmo visualizzare, creare , sentire e vivere....

La societa`occidentale in generale, ci vuole sempre più piccoli, più dipendenti da banalità .. ci vuole zoppi e mezzo ciechi, ma soprattutto credo ci voglia immobili per paura di imprevisti.....
E la cosa ridicola e spaventosa allo stesso tempo è siamo noi la società ... Creamo le regole e ci imprigioniamo dentro....

Mi piacerebbe vivere sempre tenendo presente la forza e la potenza che ci rende umani..Sicuri che siamo esseri fantastici, quasi divini.... ma forse è proprio questa sensazione di grandezza che non sappiamo gestire perchè ci spaventa e cosi` ci chiudiamo in gabbie piccolissime mangiando schifezze davanti alla tele...

E così continuo giorno per giorno a gestire quello che incontro davanti allo specchio, cercando sempre di fare un passettino, per quanto minimo, verso più amplia comprensione e compassione... Perchè, chiave per conoscersi e rispettarsi credo sia proiettare interesse ed empatia a chi ci circonda ..... Capire per capirsi? Molto Marzullo , anche se spesso mi rispecchio con i suoi giochi di parole....

Per il momento rimango qui seduto in questo giardino in fiorito, con gli occhi chiusi, apprezzando una brezza tiepida... godendomi appieno i raggi di un sole, che anche se momentaneo, vale la pena apprezzare in pieno......in attesa di un altro, convulsivo cambio di stagione......

mercoledì 28 novembre 2012

VENGHINO SIGNORI VENGHINO


Non so perche pero` sono quasi sempre di mal umore… Va bene lo stress del viaggio, della preparazione, le inquietudini  per il futuro… Ma dove cazzo sta la  voglia di nuovo, di cambiamemto che mi ha spinto a intraprendere tutto questo?



Ad esempio oggi mi sono dimenticato i cazzo di pantaloncini per la palestra ed è come se fossi caduto in un buco nero… Sono preso malissimo come se mi avessero offeso e oltraggiato, violentato ed abbandonato davanti ad una scuola elementare dove tutti i bambini bastardi che passano mi indicano con il dito e sogghignano....

Mi sto stancando di questa continua nuvola che sta sempre dentro me  prontissima al minimo oscuramento di cielo a scoppiare in un acquazzone tropicale…
Ma un po`di tranquillita no? Accettare il fatto che si, sia in ansia in questo periodo, ma che l’ho tutto scelto io, nessuno mi ha obbligato minacciandomi con un coltellaccio da macellaio? E assumere una semplice regola della vita: che vari contrattempi non possono abbattere e sotterrare sempre e così repentinamente il mio buon umore?
Sono stanco e mi prendo male, ho fame e mi prendo male, mi sveglio la mattina e mi prendo male , al lavoro non so che cazzo fare e mi prendo male….. Potete fiori di Bach funzionare?
O state funcionando gia`? Sto passando anche per un periodo di depurazione che effettivamente altera un pò le mie capacita`riflessive e le mie reazioni , ma mi sembra eccessiva sempre sta faccia da  pólipo. Fondamentalmente mi sto sul cazzo.Tutto ( e tutti ) mi sembra a tratti superfluo, inutile, di più , insomma non essenziale.

Credo di conoscermi più  o meno e so che sono lunático e cambio di umore in un due, pero`mi manca quella capacità di autoironia che ti permette di alleggerire pesi che altrimenti si trasformano in ancore arrugginite quando sono solo pietruzze nelle scarpe.
Respiro profondo ma è come se il mio Io  positivo, allegro e pieno di risorse, pronto a reagire con un sorriso alle increspature delle pagine della vita, fosse prigioniero, congelato dentro un orco burbero e irascibile che non accetta mai quello che sucede intorno a lui .
Cerco di accendere fuochi o buttarmi in microonde mentali per sciogliere la buon anima ma niente, il bastardo che passerebbe il giorno a radere al suolo citta`intere come Godzilla vince.
E non funzionano consigli zen, rimedi orientali e massaggi rilassanti , sempre ritorna l Agrid malvagio a prendere le redini della situazione digrignando i denti dall indignazione per praticamente qualsiasi cosa.

Non ho vie di uscita,o meglio che la unica soluzione che trovo, è lasciargli il controllo senza combattere , perche`, per quanto mi sia antipatico, anche lui è parte del mio essere, del mio mondo, del mio parco tematico interiore, dove ci sono caroselli  e bancarelle di dolci zuccherosi , ma anche Castelli del terrorre e montagne russe, da brividi e nausee.
E dopo 32 anni, ancora mi stupisco, scoprendo nuove , terrificanti attrazioni .


martedì 27 novembre 2012

LA SANTA MUERTE

La leggerezza dell essere, che come scrive Kundera, a volte è insostenibile, si nota soprattutto dopo aver provato una profonda pesantezza...
Ed in questi giorni l'ho vissuto appieno con un sacco di problemi sorti nell organizzazione della mia nuova avventra.... Però , dipanati i nodi, disincagliata l ancora dagli scogli e pulita l elica dalle alghe, la partenza è molto più piacevole........  E cosi`rifletto sull importanza degli opposti. 
La gioia che sto sentendo nel constatare che i pezzi di un puzzle finalmente si combinano tra di loro è direttamente proporzionale alla difficoltà incontrata per identificare la relazione tra le singole parti.

Contrapposizione, così palese nel mio essere lunatico, è ritmo, è movimento...E` avvoggelrsi in coperte sul divano perchè fuori fa freddo, è svegliarsi tardi il sabato perche`tutti i giorni ti svegli presto, è tornare a casa e  togliersi le scarpe dopo una giornata frenetica... .
Mi sono sempre preoccupato per non seguire un apparente coerenza, almeno agli occhi degli altri.. per non essere sempre lo stesso... ossia il simpatico o l antipatico, lo sportivo o l apatico, il sognatore o il cinico.... 
Però, più passa il tempo mi rendo conto che io, ma credo tutti, siamo tutti, siamo un affollatto condominio di pazzi che poche volte si mettono d' accordo ... 
E quindi mi muovo costantemente tra cielo e terra, acqua e fuoco, tra giorno e notte, sognando con l`opposto ma di fatto godendo la relativa assolutezza del momento.

E quante volte mi perdo, incapace di astrarre e riconnettere con un essere piu`saggio che sa che accovacciarsi  e stare vicino al suolo serve solo per spiccare un salto più alto ( e più in alto si salta più veloce si ricade...).
Stanotte ad esempio pensavo alla morte.
 Non so bene perchè però precisamente pensavo alla tradizione folclorica messicana di celebrare la morte in alcune feste che ad una prima impressione mi sembravano per lo meno macabre. Se si festeggia, ossia si sta celebrando, perchè teschi e scheletri dappertutto perche`questo tono alla Dario Argento?
E la risposta è semplice ed il suo significato, a mio avviso, saggissimo.Gioco tra opposti.
 Avere sempre presente la morte, permette di apprezzare di più la vita, e forse questo e` uno dei piccoli trucchi che le popolazioni dell america latina in generale possiedono per  godere di più della vita in quanto tale. 
A differenza della cultura occidentale, per esempio, che non parla della morte, la sfugge, la nasconde con chirurgia plastica e con oggetti materiali che perdurano nel tempo, con fiori di plastica e tette di silicone.
E immagino che per noi "del mondo sviluppato" è piu`difficile essere felici perchè non accettando l inevitabile, non ci accettiamo completamente. La voglia di immortalita`materiale ci allontana da chi e cosa siamo. E come si può con queste premesse di godere del semplice fatto di ESSERE vivo e poter vivere e condividere esperienza?

L accettare la morte come parte di un ciclo, e`accettare la vita completamente, e`accettarsi come uomo che, per lo meno in questa esperienza terrena, nasce cresce e.... si tasforma o  muore, parole sorelle in questa accezione. 
Con una mente più aperta, uno spirito più vicino alle madre terra, potremmo insegnare che la morte è una porta, un passaggio, nè più ne meno. E` come quando Mario Bross salta dall asta ed entra nella porta del castello per passare al livello successivo.

E mi rendo conto che, se fossi più in pace con la mia natura mutevole,  se accettassi veramente la caducita`del mio corpo, potrei coltivare di più l immortalità del mio spirito. Potrei essere libero della spirale capital-consumista per dedicarmi di più ad "ingrassare" cio`passera, con Mario, al seguente livello. 
Ma chiaro è che siamo anche corpo, e che come una casa, habbiamo il dovere/piacere di renderlo e mantenerlo piacevole e comodo durante il tragitto. 
Difficile mantenere un equilibrio tra " dentro e fuori"....
Interessante addentrarsi nell arte della compenetrazione tra gli opposti... 

martedì 13 novembre 2012

CORSARO O SCRIBA?

Abbiamo iniziato , io e il mio Perry, a inscatolare alcune cose in vista del prossimo trasloco.Preparando cosi`mente e spirto al cambiamento. Aprendo le porte del possibile e dello sconosicuto (più  o meno).
Ero in estasi. 
Ogni libro messo nello scatolone era un brivido di adrenalina nel pensare "Dove finirai tu?"...e l immaginazione prende il volo, e la mia che è contorta come David Lynch ha incominciato a fare mostruosi giri della morte passando da visioni alla Indiana Jones a Misery non deve morire essendo io il povero scrittore costretto a letto.
Che vibra!
Quanto tempo passato da quando ho sentito per l ultima volta questa vitalita, questa voglia di fare, di andare, di muovermi, di incontrare e affrontarmi ad una vita imprevedibile.
E da qui la domanda.
Ma non vorrei sentirmi sempre così ? Non vorrei vedere sempre la vita come un` avventura, un immersione in profondita marine misteriose e ricche di tesori da scoprire? Ma come estendere questo senso di appartenenza a se stessi alla vita quotidiana? 
In genere cerco stabilita`. Un lavoro fisso, una casa decente, comodità varie. Cerco la routine che mi lascia con la mente libera di pensare ad  altro o .... spegnerla.
Pero`che prezzo ha questa stabilità, l' assencondare la macchina grassa e lurida del capitalismo e del consumismo, sentirmi un numero invece di sentirmi il protagonista di un avventure mozzafiato.....
E ripensando al passato( il poco che la mia memoria iperselettiva o permanentemente danneggiata mi permetta ricordare) posso assicurare che i momenti più emozionanti della mia vita, i più intensi , veri, viv,i vividi, forti , personali sono stati in viaggio... o comunque in movimento ... senza punti fissi e senza sapere che avrei fatto il giorno dopo.
Ed è questa sensazione, questa energia attivata come da una scossa elettrica esterna, un elettrovibrashock all anima che ha incominciato a circolar a tutta velocita` nel mio corpo.... Wow , that's life falks!

E svuotando armadi e librerie, riponendo delicatamente oggetti vari mi rendo conto che una casa vuota è uguale a altre milioni di case.... Il nido, il sentirsi protetto e al sicuro non è dato dalle pareti ma da noi, con la nostra personalita, le nostre emozioni , dalle cose che ci piacciono e ci fanno stare bene e ovvio dall amore che li dimora. E quindi qualsiasi casa di mattoni o di legno ( meglio il legno si ) può essere la tua CASA.
E qui scopro, o meglio, rincontro il mio dualismo tra un sedentario e un nomade, un corsaro e uno scriba ( senza giudicare nessnuna delle due figure ovviamente), tra fuoco in continua combustione e ... brace.

E se, almeno per me, il senso della vità è la conoscienza e la felicità intesa come esplicazione massima dei propri doni e preferenze perchè mi faccio soggiogare dalle stupide e inumane regole della società odierna?
Perchè sono bipolare ovvio... e perchè si fa quello che si puo`. Sempre. Quindi pace.

Pero`stringo forte questa piacevolissima sensazione, questa necessità di respirare a pieni polmoni, di parlare con voce decisa e di non aver paura di niente perche`tutto fa parte del gioco, tutto va bene, l importante è provare e a volte anche si, rischiare... Rischiare di perdersi tentando incontrarsi e di scoprire nuove terre interiori laddove si pensava ci fosse la fine del mondo...ed il mondo piatto non è ......  

venerdì 9 novembre 2012

FUORI DAL NIDO!!!

Bazzicando annoiato durante questo eterno ultimo pomeriggio lavorativo, ho riscoperto questo blog che creai  
per il mio 30esimo compleanno e che dimenticai pochi giorni dopo.... 

Che bella sorpresa! Ho un blog! Cerco sempre uno spazio mio ( quaderni e facebook di fatto) per buttare li i miei strampalati pensieri e credo che, ammesso che non lo rimuova dalla mia fallace memoria, questo sia un posto simpatico... 

E oltretutto mi capita scoprire questo angolo di web in un momento molto speciale, perche`,dopo quattro intensi, inattesi speciali  anni (fondamentali per il mio sviluppo interiore) vivendo a Valencia in Spagna, ho deciso di rimettermi in cammino, di smuovere (anche con violenza a volte) tutto quello che ho dentro e che ho lasciato riposare, sedimentare, indurire e quasi perdere... 

Arrivai a Valencia da un paesino nella provincia di Varese convinto che l amore non fosse per me. In campo amoroso sono sempre stato un disastro e l insicurezza è una caratteristica distintiva del mio essere. Volevo stare solo, io contro il mondo, contro le continue delusioni che la vita mi dava. 
E non me ne andai per ricominciare , ma meglio detto per finire... Per allontanarmi dagli occhi delle persone amate che rispecchiavano i miei fallimenti e i miei sogni che mai si compivano....non avevo più voglia di dimostrare niente a nessuno, non mi conosci e non hai aspettative su di me. Volevo essere anonimo, senza nome.

Insomma, pur pensando in maniera contorta, scesi dall aereo veramente aperto a ciò che il mondo aveva da offrirmi perche`non stavo cercando assolutamente nulla. Non cercavo più l'Amore romanzato, superamici o il lavoro che quando lo commenti intorno a te si fanno tutte facce stupite.... E così senza un nome, senza una identita`, libero dalle costrizioni sociali che mi ero legato stretto addosso avvenne la magia ... Solo dopo due settimane dal mio arrivo ho incontrato l angelo, che tuttora è il mio grande amore... Gianni.

E cosi`sono passati questi quattro anni. Valencia e`stata il mio nido d'amore dove ho imparato e sto imparando tuttora cosa significhi condividere. E credo sia il lavoro piu`difficile e più gratificante del mondo. Le rose ed i fiori che sempre si menzionano nel nostro immaginario in realtà sono parte di un giardino  bellissimo ma che ha bisogno di costante cura. E piu` è rigoglioso e pieno di piante e fiori colorati e più e`difficile mantenerlo in buon stato!
Ho imparato che bisogna ogni giorno essere giardinieri attentissimi ai dettagli.... Una relazione non va da sola... l amore non si apre il frigorifero e si mangia una bistecca... bisogna nutrirlo costantemente,curarlo, assisterlo, e rispettarlo. Nella mia vita ho visto e riconosciuto un sacco di coppie false... unite per la paura di affrontare il nuovo o l abitudine di stare con una persona che non ami ma che sai gestire e conferma un po`chi sei. Ciò mi è sempre sembrato triste... E cosi`nella mia mente si faceva strada l idea pessimista che io, con una vita sentimentale tanto amara e infelice, mai avrei trovato una persona che mi accettasse veramente.. Oltretutto mi considero molto egoista e pensavoche non avrei mai , pero`mai, attendere le esigenze di un altra persona se non per un periodo limitato.
Ma come in tutte le cose l esperienza ed un buon maestro insegnano. E Gianni è il mio maestro d'amore. Ho avuto e ho la fortuna di incontrare una persona capace di stimolare quei muscoli "amorosi" atrofizzati e assopiti.... 

Per una relazione vera,(non felice o infelice , buona o cattiva , dico VERA nel senso di una relazione che permetta scambio e compartecipazione profondi) è essenziale l' amore, quello irrazionale , quello che non puoi descrivere, quello che non ha senso... E poi la volonta`di continuare a condividere... 
Mi risulta difficilissimo, non lo nascondo, perchè io già convivo da tempo con qualcuno: il passeggero oscuro( ho rubato l espressione alla serie Dexter)  che mi spinge a ritornare al perfetto stato di solutidine per non dover dare spiegazioni a nessuno, non pensare in cosa l altra persona voglia fare, chiedersi se è felice o cosa possa fare io per renderla tale. Quanti sbattiti ... mai tranquillo... Ma ovviamente il mio compagno fatto di ombre interiori non ha ragione. Mai un attività (fisica, animica e mentale) mi ha interessato tanto. La voglia e la volonta`(anche e soprattutto quandola voglia  non c'è ) di tendersi verso l altro senza paura di cadere, di anteporre qualcun altro a se stesso,di gioier per la gioia altrui, mi fa sentire veramente umano, vivo e parte del cosmo... 
Quando si muovono tutti i liquidi del mio corpo, quando sento questa appartenenza quasi dolorosa con il mio compagno bhe`, mi dico, vale sempre la pena viverla. 

Chiaro è che l amore, come tutti gli aspetti della vita, ti da pero ti chiede a cambio. 
L eterna legge dell equilibrio vale per tutto secondo me. E ogni giorno incontro momenti difficili, mi assalgono dubbi, nuove insicurezze perchè amare non è verificabile, non so come dire, però non c`è un "amorometro" che tu possa controllare per vedere il livello di amore del tuo compagno. E oltretutto l amore segue percorsi personalissimi , nel senso che una persona  puo`disinnamorarsi senza che l altro quasi se ne accorga.
Amare e vivere una relazione è un pò essere funambolista ... Puoi, e ti piace allenarti per camminare sul filo ma ci sono eventi apparentemente esterni (cosmici) che non si possono controllare; e per quanto tu sia allenato e sicuro, un improvvisa raffica di vento ti farebbe cadere.... Ed in ogni modo va bene cosi`, va bene anche cadere ( meglio se sotto ci sia una rete di autoconoscenza e sicurezza ), rialzarsi e riniziare.

E cosi`, pur non sentendomi mai con il culo al caldo, troppo comodo, lascio il mio nido d amore e con il mio compagno sento che è arrivato il momento di stringergli forte la mano, guardare giu`solo un momento e...... saltare..... to be continued ....