giovedì 21 gennaio 2016

LUNEDI COSMICO

Lunedì… Considerato come un tragico giorno da milioni di  impiegati, operai, liberi professionisti, insegnanti etc, mamme e papà, è anche il giorno della ripresa, della riattivazione cerebro-fisica.
 
Per me è il giorno del ritorno.
E come insegnarono già più di 20 anni fa George Lucas e Robert Zemeckis, un ritorno c’è sempre. Al futuro o al passato, sempre tutto torna.
Ed è anche il giorno della rinascita. Il giorno dove tutto ricomincia e dove, appena sveglio, ripeto il mio mantra :
 “Lodato sia il temuto Lunedì,
Lodato il lavoro che mi obbliga ogni mattina a svegliarmi, lavarmi ed uscire dal mio rifugio.

Benedette le pause pranzo di due ore che mi permettono (anche loro calcando un po’ la mano) di andare in palestra per limitare l’esplosione di grasso corporeo ed espellere alcune delle mille tossine che ingerisco, bevo e fumo durante il week end.

Venerate e temute sere infra-settimanali , dove la libertà è oscurata dall'ombra dell’intransigente sveglia del giorno dopo. E così ci si concede poco godendo di più, perchè è nella privazione che si gode meglio ciò che si ha.
E grazie al divino ritmo settimanale, che alterna e scandisce, senza dare adito a confusioni, la veglia ed il sonno, la fame e la sete. “

Si perché io ringrazio veramente il Lunedì. Superficialmente vivo il lutto del tempo libero come tutti gli altri, ma sotto sotto, anche se muoio dal sonno e sono colto da nausee e movimenti gastro-tellurici, gli sono sempre riconoscente.
Fondamentalmente perché ho in me un’obesa indolenza che vorrebbe solo straripare da un divano king size ma anche perché, dopo la settimana di ritmo, di incontri, di impegni con se stessi e con altri arriva il fine settimana della libertà e del NON impegno con nessuno.
E’ come se per i 5 giorni lavorativi sfrecciassi velocissimo dentro ad un tubo che inizia strettissimo (il Lunedì) fino ad allargarsi poco a poco per poi sputarmi nel cielo aperto il venerdì pomeriggio!
E se durante la settimana è TUTTO (nel fare e nell'esserci), il fine settimana è NIENTE…… Poi, grazie agli amici e a Gianni in realtà mi muovo anche nel week end, ma fosse per me starei a straripare……….

Ho riflettuto sul fatto che è abbastanza  triste non saper gestire il proprio tempo libero, ma ognuno è un contorto ed unico insieme di ingranaggi che funziona in base a leggi singolari. E per trovare l’equilibrio servono forze contrarie.
Oltretutto per me, questa incapacità, si trasforma in un occasione per migliorare il mio modus operandi , ma ringrazio sempre la settimana che mi risbatte nel mondo strappandomi dai miei sonni invernali (o estivi)……

Ed in questa continua spirale c’è chi vede disperazione e chi vede salvezza…. Io mi ritengo completamente salvo…. L’obbligo mi da la possibilità di scegliere!

Ed immagino i grandi attori, cantanti,  gli artisti vari multimiliardari che si drogano, si sparano, si riempiono di psicofarmaci e si buttano dai ponti……. A parte il discorso del chi troppo ha alla fine non ha nulla, credo conti molto anche l’assenza di ritmo. Forse l’uomo, anzi lo credo fortemente, non è ancora pronto per vivere quel fantastico dono del libero arbitrio ed, essendone in qualche modo cosciente, si è costruito questo intricato labirinto di regole e di leggi, queste scatole sociali scomode e limitanti per essere contenuto.
In fondo sappiamo tutti che l’universo infinito spaventa di più che una scatola di scarpe.
Sono veramente poche, credo, le persone capaci di autogestire il proprio tempo in modo positivo ed attivo. Immagino la depressione che possa nascere dal non avere mai niente da fare veramente.
Siamo parte di una società che ci chiede partecipazione, movimento e soprattutto produttività a cambio di vile denaro.
Ben lontani da una società utopica dove il denaro non è più intermediario del fare  ma dove si chiede di partecipare alla vita per quello che si ha da offrire a cambio di qualcosa che non si ha, sta di fatto che siamo in una società dinamica ed io ne sono contento. O se vogliamo, dinamica per quanto riguarda il puro movimento fisico ecco, ma statica e stagnante per quanto riguarda altri muscoli come cervello e cuore.
Anyway, ciò che voglio dire è che, pur vivendo in un contesto povero intellettualmente ed animicamente, il movimento imposto stimola un movimento personale e salutare senza il quale mi sarebbe molto facile finire come Amy Winehouse senza essere famosa!

Parlando poi di società mi viene in mente quella serie di bellissimi documentari sulla nostra società, sulle sue basi falsissime e sull'ignoranza in generale dell’uomo.
Lo consiglio vivamente a tutti. Di facile reperibilità in iternet: ZEITGEIST.
E spero, se non per noi ma per i figli dei figli dei nostri figli, una maturazione dell’uomo come civiltà che possa portare ad un abbandono dell’ inutile e spasmodica ricerca della ricchezza materiale e del possesso , a favore della ricerca amorosa della ricchezza interiore, individuale, naturale e della condivisione.
Ma per il momento, viviamo dove viviamo e bisogna fare di necessità virtù, ossia abituarsi all’odore di merda che ci circonda e ricordarci che può anche servire da concime per far crescere qualcosa.
Grazie Dio Ritmo che mi dai la vita.
Amen.


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